Compie 104 anni un ospite della RSA San Raffaele San Nicandro
Grande festa presso la struttura foggiana per il cittadino più anziano del Comune
Un secolo di vita. Anzi, di più. Il 3 agosto il sig. Nazario Murano compie 104 anni. Il cittadino più anziano di San Nicandro Garganico festeggerà il suo genetliaco in quella che dal 2006 è la sua casa, la RSA foggiana “San Raffaele”.
Ha conosciuto la fame, l’odore acre dei campi, il buio delle guerre, l’apoteosi della dittatura e l’alba della democrazia. Ha scoperto l’amore, i sogni, la vita. Eventi e storie che hanno scandito il suo secolo, quello che sussurrando ci ha raccontato.
«Nazario Murano», spiega il responsabile medico della RSA foggiana, Giuseppe Ciavarrella, «arriva presso la nostra struttura nel giugno 2006 insieme a Michelina, compagna di una vita che scompare poco dopo. È stato quello successivo alla morte della moglie il periodo più complesso della sua permanenza in residenza». «Si rifiutava di mangiare», aggiunge Ciavarrella, «di collaborare, rifiutava la terapia, rifiutava la vita. Oggi quel tempo è un lontano ricordo, grazie al lavoro sinergico dei nostri collaboratori Nazario ha ricominciato a vivere, ha superato il buio regalandoci tanti anni di emozioni».
Per festeggiare i suoi 104 anni il San Raffaele ed il Comune di San Nicandro Garganico hanno organizzato per il 3 agosto una grande festa alla quale tutta la cittadinanza è invitata a partecipare. L’esibizione di un soprano locale farà da cornice alla degustazione di piatti tipici preparati dall’Associazione Gastronomica Enocibus e alla vendita a scopo benefico a favore dell’Unicef delle “pigotte”, le famose bambole di pezza realizzate per l’occasione dagli ospiti del San Raffaele. «La celebrazione», riferisce l’Ing. Marco Bonerba, della Direzione Operativa della RSA, «avrà luogo a partire dalle 17,30 presso il piazzale antistante la struttura». «Per la speciale occasione», conclude Bonerba, «verrà plantumato un ulivo, donato da un’altra Residenza del gruppo, a esprimere con il simbolo della nostra terra la gioiosa tenacia del sig. Murano che, insieme alle cure dell’equipe della RSA, gli ha consentito di “aggiungere vita agli anni”, come recita il motto del gruppo San Raffaele».
Un ulivo in regalo, dunque, per Nazario. Un ulivo che ha nel tronco i segni del tempo proprio come le rughe che ne disegnano il volto e danno ai suoi occhi quella luce che riesce a illuminare il passato per raccontarlo con la voce di un saggio.
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