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La terapia occupazionale presso il Centro Diurno del San Raffaele di Troia
Restituire agli ospiti i consueti ritmi e le occupazioni del vivere quotidiano, influenzare positivamente l’autonomia, l’autostima e il mantenimento delle loro scarse capacità residue e soprattutto contrastare quell’eccesso di disabilità legato non solo alla patologia, ma all’inattività che contraddistingue la maggior parte del tempo della giornata. Questi i principali obiettivi del programma di terapia occupazionale attuato presso il Centro Diurno del San Raffaele di Troia.
I pazienti attualmente frequentanti sono 19 (di cui 9 uomini e 10 donne) e l’età media è di 56 anni, da un minimo di 36 anni ad un massimo di 92. La scelta della semi-residenzialità offre molti vantaggi: allevia il carico assistenziale e di cura della famiglia e favorisce il mantenimento a domicilio dell’anziano con demenza ritardando l’istituzionalizzazione. Il centro diurno è una risorsa della rete dei servizi territoriali assistenziali e sanitari ed è un utile strumento per rafforzare l’integrazione tra ospedale e territorio, migliorare la qualità dei servizi e la qualità di vita delle persone con demenza.
«Le attività previste dal programma», afferma il prof. Luigi Addante, Coordinatore Sanitario del Consorzio San Raffaele, «sono molteplici e comprendono: laboratori di cucina, di pittura e di attività manuali atti a promuovere, mantenere e sviluppare le capacità residue nonché implementare l’agire e l’integrazione in gruppo; laboratori di attività espressive mirati ad una maggiore apertura comunicativa e relazionale attraverso la psicomotricità, la musicoterapia e l’attivazione del progetto di “tango terapia”; il progetto “fuori…posto” caratterizzato da uscite programmate sul territorio; stimolazione cognitiva (terapia di orientamento alla realtà, lettura e commento del giornale, terapia della reminiscenza, stimolazione sensoriale) atta a promuovere, mantenere e potenziare le capacità cognitive residue; infine, colloqui individualizzati di assistenza psicologica per offrire ai pazienti e alle loro famiglie un importante sostegno e un momento di ascolto privilegiato».
«I diversi laboratori offrono un ampio ventaglio di opportunità all’interno delle quali ogni ospite può rispettare le proprie propensioni riscoprendo antiche passioni e talenti, e ritrovandosi così ad essere attore protagonista del proprio cammino di vita», spiega Addante. «La nostra realtà di centro diurno vede il coinvolgimento quotidiano di ospiti aventi caratteristiche disomogenee sia per età che per patologia. Importante è stata la capacità dell’intera èquipe di non fermarsi di fronte a tali differenze ma di utilizzarle come risorsa».