News > AI-MIND: l’IRCCS San Raffaele Roma presente alla terza General Assembly del progetto Europeo
Settembre da sempre segna una data importante per la malattia di Alzheimer e anche quest’anno, in occasione della giornata mondiale dedicata all’Alzheimer (21 settembre), il dibattito ha tenuto ancora una volta conto delle principali tematiche relative ai pazienti affetti da questa forma di demenza: dai fattori di rischio alla prevenzione, dalla diagnosi all’accesso alle cure. Sfide in parte condivise anche dal progetto AI-MIND che ha l’obiettivo ambizioso di usare l’intelligenza artificiale per scoprire chi, tra gli individui a rischio, si ammalerà effettivamente di Alzheimer.
Non a caso, proprio lo scorso 17 settembre, si è tenuta a Oslo, in Norvegia, la terza General Assembly (GA) del progetto di ricerca europeo, condotto da un consorzio internazionale, che vede coinvolto anche l’Istituto di Ricovero e Cura San Raffaele di Roma come partner clinico. L’evento ha riunito, per la prima volta dall’inizio del progetto (marzo 2021), 60 esperti del consorzio transdisciplinare che conta 15 partner e 40 delegati che hanno avuto finalmente l’occasione di incontrarsi di persona. Tra i partecipanti anche l’Ing. Francesca Miraglia, ricercatrice del BCLab Brain Connectivity LABoratory for cognitive neurosciences dell’IRCCS San Raffaele Roma, che ha avuto il piacere di rappresentare il team di ricerca, che insieme al Prof. Paolo Maria Rossini, Direttore del Dipartimento di Neuroscienze e Neuroriabilitazione dell’IRCCS e l’Ing. Fabrizio Vecchio, Responsabile del Brain Connectivity Laboratory dello stesso Istituto, è impegnato nel reclutamento e nell’analisi dei dati elettroencefalografici.
“La Genaral Assembly ha rappresentato il primo momento di incontro in presenza fra tutti i partner, provenienti da 8 diverse nazioni europee, e ha costituito un’occasione importante per creare sinergie e rafforzare connessioni, migliorando i legami e facilitando così il raggiungimento dei traguardi del progetto”, racconta Francesca Miraglia. “Tra sessioni mattutine e pomeridiane abbiamo avuto la possibilità di portare avanti la discussione scientifica e progettuale, nello specifico, AI-MIND punta a trovare un sistema di diagnosi non invasivo e precoce dell’Alzheimer in soggetti con un declino cognitivo lieve affinché si possa un giorno avere un accesso precoce e prioritario alle cure”.