News > Al San Raffaele Cassino un incontro sullo stato di coscienza e sul trattamento riabilitativo dei pazienti in coma
Proseguono con crescente successo gli appuntamenti scientifici promossi dal Prof. Alberto Freddi nell’ambito del Corso di Aggiornamento in Medicina Riabilitativa.
L’ultimo in ordine di tempo (il settimo) è stato dedicato ad un argomento di suggestiva rilevanza: la coscienza, uno stato mentale la cui definizione, come ha rilevato il Dr. F. Colella, psicologo del San Raffaele Cassino, risulta quanto mai complessa. In proposito, il Prof. S. Giaquinto, Direttore del I° Dipartimento di Neuroscienze all’IRCCS San Raffaele sana ha portato il contributo della propria esperienza nell’ambito dell’elettrofisiologia, risorsa in grado di fornire un sensibile aiuto nel monitoraggio dello stato di coscienza, dalle forme di estrema compromissione (come nel coma) sino a quelle di più lieve disordine (come accade in alcuni stati “crepuscolari”). Oggi, ha spiegato Giaquinto, attraverso l’elettroencefalografia ed i potenziali evocati (specie quelli “evento-correlati”) è possibile disporre di prove documentali assai interessanti per seguire il processo di risveglio dei pazienti e determinare eventuali disfunzioni, che talora possono sfuggire ad un semplice esame clinico. Il Dr. M. Sarà, che dirige il reparto di Riabilitazione ad Alta Intensità del San Raffaele Cassino, ha illustrato – con notevole incisività didattica – quali siano i meccanismi che entrano in campo nel determinare una compromissione dello stato di coscienza. Si tratta di una cascata di eventi che spesso generano una spirale negativa da fronteggiare con fermezza.
Il Dr. Sarà ha anche illustrato la “Locked-In Sindrome”, patologia che implica la totale paralisi del paziente che però rimane del tutto cosciente e in grado di comprende ciò che gli sta accadendo intorno. L’individuo colpito non può, dunque, comunicare con il mondo esterno se non attraverso impercettibili movimenti (ad esempio della palpebra). E proprio su pazienti “locked in” il Dr. Sarà e la sua equipe hanno ottenuto grandi successi (il più eclatante dei quali è quello su un ragazzo che attualmente sta seguendo con successo un corso di laurea).
Ad esporre le necessità del nursing assistenziale per i pazienti con severa compromissione dello stato di coscienza sono stati gli infermieri L. Astarita e V. Mancini. Una documentazione filmata è stata invece utilizzata dalle terapiste L. Iannarilli e S. Di Giacomo per mostrare l’importantissimo ruolo che svolge il fisioterapista nel seguire questi casi. Infine, a Dr.ssa S. Sacco ed il Dr. F Cipolla hanno spiegato come l’approccio riabilitativo può favorire il risveglio dell’individuo in coma. La giornata si è conclusa con l’esposizione – a cura della Dr.ssa Sacco – di un audit clinico. I prossimi appuntamenti (altri cinque) sono previsti per settembre ed ottobre: i primi due saranno dedicati, alle patologie dell’età evolutiva.