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Al San Raffaele Portuense Gruppo di Ascolto Psicologico per pazienti amputati

17 Settembre 2007

Dal luglio scorso al San Raffaele Portuense è stato avviato un gruppo di ascolto psicologico, ad orientamento espressivo-supportivo, per pazienti amputati. Condotto dalla Dottoressa Ileana Clemenzi, psicologo psicoterapeuta della struttura, è composto attualmente da dieci pazienti. L’attività esplicata nel gruppo e la comunicazione verbale, sottoforma di discussione libera, è interpretata, analizzata, catalizzata nei “processi di gruppo” dalla conduttrice. L’idea nasce a seguito della ricerca dal titolo “La percezione del sé nel paziente amputato”.  Responsabile del progetto il Professor Carlo Damiani, Primario della Struttura. «La ricerca – spiega il Professore – coinvolge pazienti di entrambi i sessi, con una età dai 18 ai 90 anni, che hanno subito da non più di un anno l’amputazione e fanno uso di protesi». Nel gruppo che i pazienti trovano l’occasione di esprimere i propri sentimenti di fronte alla nuova condizione.

«Anche se il confronto con altri non evidenzia una modificazione radicale delle proprie convinzioni o del proprio atteggiamento emotivo – conclude la dottoressa Clemenzi – offre però l’opportunità di poter dire cose mai dette con una sorta di effetto liberatorio di esperienza di catarsi emotiva. Questo clima crea la possibilità di ascoltare le esperienze altrui e di offrire lo scambio di soluzioni adattive per gli ostacoli quotidiani, fisici e psichici, che l’amputazione impone. Inoltre garantisce la costruzione di un Sé integrato, elaborato sulla precedente scissione tra un Sé ideale, l’immagine somatopsichica interiore acquisita dalla nascita, e un Sé reale, l’immagine somatopsichica acquisita con l’amputazione, influenzando l’efficacia e il buon esito del programma riabilitativo e migliorando la qualità della vita».