News > Al San Raffaele Viterbo ippoterapia pure d’inverno
Tutti in sella anche col maltempo. Il maneggio del San Raffaele Viterbo, la struttura simbolo del centro di riabilitazione viterbese dove i ragazzi svolgono l’ippoterapia, sarà dotata di una copertura a protezione dagli agenti atmosferici, allo scopo di garantire la continuità del servizio anche nella stagione invernale. Si tratta per la precisione di una grande tettoia curva, delle dimensioni di trenta metri di larghezza per sessanta di lunghezza, che sarà installata sul più grande dei quattro maneggi di cui è dotata la struttura di San Martino al Cimino, quello dove si svolgono le prove del celebre carosello, autentico vanto del San Raffaele Viterbo. Il rilascio delle autorizzazioni da parte del Comune di Viterbo è questione di giorni: i lavori saranno realizzati da un’azienda specializzata in coperture e tensostrutture, sotto la supervisione dell’ufficio tecnico del gruppo San Raffaele.
“La ragione di questo intervento è quella di assicurare la continuità dell’ippoterapia, che attualmente è soggetta al freddo e alle piogge d’inverno, così come al sole e al caldo d’estate – spiega il direttore sanitario del San Raffaele Viterbo, Piergiorgio Guidorzi. Per tutti e dodici i mesi dell’anno avremo dunque una zona protetta dove i nostri ragazzi svolgeranno l’attività equestre, che, nel nostro centro è un po’ il fiore all’occhiello. In particolare, le prove del carosello del giovedì adesso saranno a prova di freddo, pioggia, neve o vento”.
L’iter autorizzatorio ha avuto un’accelerazione nelle ultime settimane, dopo alcuni rallentamenti subiti durante il periodo dell’emergenza COVID, quando gli uffici comunali lavoravano a scartamento ridotto. La copertura sarà stabile ma sul lato del maneggio, quello che guarda a valle ed è esposto alla tramontana, verrà realizzato un tunnel mobile, che potrà essere aperto in estate per favorire la ventilazione. A corredo sono previsti anche altri interventi, come gli impianti audio e di illuminazione. “Una volta ottenute le autorizzazioni, partiremo subito con la realizzazione delle fondamenta, dopodiché la ditta incaricata installerà la copertura vera e propria, la quale, salvo intoppi, sarà pronta per la prossima estate”.
Sono una ventina i ragazzi che fanno parte del San Raffaele Viterbo: “il turnover è continuo – è sempre il direttore sanitario a parlare -. Per un ragazzo che termina il percorso riabilitativo ce n’è uno che entra. Per far parte del carosello bisogna aver prima raggiunto determinati obiettivi, sia dal punto di vista tecnico nella gestione del cavallo, sia dal punto di vista dell’autonomia personale. Durante l’anno questi ragazzi partecipano infatti a diverse manifestazioni, vanno in albergo, escono insieme e devono quindi essere pronti”.
Il San Raffaele Viterbo dispone di tre reparti: due per adulti – uno residenziale e uno semiresidenziale – e un altro dell’età evolutiva. Chiunque tra i 250 pazienti che afferiscono complessivamente alla struttura alle porte della città e che sono inseriti nei vari percorsi riabilitativi, senza limiti anagrafici, può svolgere l’ippoterapia ed entrare a far parte del carosello: “sport, ambiente e relazione con l’animale sono i tre capisaldi della nostra riabilitazione”, sottolinea Guidorzi. Tra gli appuntamenti esterni immancabili per il carosello del San Raffaele Viterbo c’è, come si ricorderà, quello di Piazza di Siena a Villa Borghese ma anche il Global Champion Tour.