News > “Alla cefalea cronica si può dire addio”, il Professor Barbanti al Festival delle Intelligenze
Mercoledì 25 luglio alle ore 21 il Professor Piero Barbanti, Primario Neurologo Responsabile della “Headache and pain Unit” dell’IRCCS San Raffaele di Roma, ha partecipato al “Free Genius, Festival delle Intelligenze 2007” organizzato dal Comune di Fiumicino nella pineta di Fregene, alle porte della capitale. La rassegna, iniziata il primo luglio scorso e giunta ora all’ultima settimana, ha visto la partecipazione di leader politici, personaggi della cultura nazionale e internazionale e nomi noti della musica, del cinema e dello spettacolo, intervenuti sera dopo sera di fonte ad una platea di oltre 400 spettatori per discutere di importanti temi di attualità secondo la formula del “talk show”. Il pubblico viene infatti chiamato direttamente in causa dagli ospiti presenti sul palco per animare il dibattito e renderlo più accattivante. Agli appuntamenti in pineta hanno già preso parte, tra gli altri, il ministro dell’Ambiente Alfonso Pecoraro Scanio, l’ex ministro dell’Economia Giulio Tremonti, il presidente della Camera Fausto Bertinotti e il leader di An Gianfranco Fini. Lo scorso mercoledì la volta del Professor Barbanti, invitato a presentare un proprio intervento sul tema “Mal di testa… Addio”. All’incontro, moderato dal vice direttore del TG1 Fabrizio Ferragni e dalla celebre conduttrice televisiva Rosanna Lambertucci, ha partecipato il Sottosegretario al Ministero della Salute, Sen. Antonio Gaglione, e il Vicepresidente della Commissione Sanità del Senato, Sen. Cesare Cursi. Argomento scelto per il dibattito l’impatto sociale e le disabilità provocate dalle cefalee croniche, con un focus sugli ultimi risultati della ricerca per la terapia del dolore cronico da cefalea. “Il 3-4% degli italiani – spiega il Professore – soffre di mal di testa quasi tutti i giorni. La cefalea è una malattia disabilitante che incide fortemente sulla qualità della vita, sull’attività lavorativa e sulle relazioni interpersonali. Ogni anno nel nostro Paese si perdono 200 milioni di ore lavoro a causa del mal di testa”. Più colpite le donne tra i 20 e i 50 anni. “E’ questa infatti l’età produttiva – spiega il Professore – e cioè il periodo nel quale stress e ormoni, principali cause scatenanti della patologia, sono più attivi”.
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