• Notizie

Allergia respiratoria di primavera (pollinosi)

30 Novembre 2010

Occhi che bruciano e cominciano a lacrimare, incontenibili starnuti, prurito insopportabile cui si affiancano spesso mal di gola e tosse fino ad arrivare, in più casi, anche ai temuti attacchi d’asma. Sono questi i principali sintomi dell’allergia respiratoria di primavera o pollinosi, flagello stagionale sempre più in anticipo per via dello stravolgimento climatico.

Secondo una ricerca statistica la percentuale di italiani di 20-44 anni che soffrono di rinite allergica à passata dal 1991-1993 al 1998-2000 dal 15,4 al 18,3% e, i dati fanno ancor più impressione quando si guarda all’asma: uno studio ripetuto nella zona di Ascoli nel 1995 e nel 2000, nell’ambito di ISAAC (ricerca mondiale sulla diffusione delle malattie allergiche), mostra che la percentuale di giovani affetti da asma à raddoppiata dal 3 al 6%.

L’allergia si scatena in tal modo: quando gli allergeni, in questo caso il polline, vengono a contatto con l’organismo degli allergici il sistema immunitario li riconosce e produce anticorpi specifici (le IgE) diretti contro di essi che si fissano alle cellule della cute, delle mucose respiratorie e gastro-intestinali (mastociti).

Nella seconda fase gli allergeni si legano alle IgE innescando la reazione allergica: il mastocita si frantuma liberando sostanze (istamina, prostaglandine e leucotrieni) che sono le dirette responsabili della reazione allergica. Nella terza fase l’effetto di queste sostanze determina una reazione a livello degli “organi bersaglio”: occhi, naso e bronchi. Certamente la complicanza più severa della rinite allergica à costituita dall’asma bronchiale.

Quando i sintomi sono di rinite la terapia preventiva più frequentemente consigliata dagli allergologi à a base di farmaci. In fase acuta invece si ricorre agli antistaminici, disponibili sia per via locale che per bocca. Tra questi sono molto ben tollerati quelli di ultima generazione, tra cui la levocetirizina e l’olopatadine. Sempre in fase acuta si abbinano anche i cortisonici.

Quando invece l’allergia ha una sintomatologia asmatica un notevole contributo viene reso dagli antileucotrienici: si tratta di farmaci da assumere per bocca e che contribuiscono a contrastare l’infiammazione delle vie respiratorie consentendo di limitare i dosaggi di cortisone.

Ma sono i vaccini la frontiera più avanzata per la cura delle allergie, che in questo caso vanno fatti con molto anticipo rispetto alla stagione primaverile.