News > Allergie, a essere colpite sono soprattutto le donne (oltre il 70%)
Primavera per molti significa occhi rossi, prurito, mascherine, cattiva respirazione, asma, tosse, irritabilità: tutto nasce dalle allergie, un disturbo che colpisce quasi il 15% degli italiani e che aumenta in questo periodo in concomitanza con la piena fioritura dei pollini. Ad esserne vittima, come emerge dalle più recenti ricerche sono soprattutto le donne. Purtroppo, per scongiurare gli attacchi, non basta evitare di frequentare i prati in fiore. Anzi, l’inquinamento, tipico delle grandi metropoli, velocizza l’inalazione dei pollini che si legano con le particelle di smog.
“In Italia”, spiegano gli specialisti dell’IRCCS San Raffaele Pisana, sono dal 5 all’8 per cento della popolazione soffre di pollinosi, soprattutto gli adulti donne (70%). Tutte le allergopatie, cioè la malattie allergiche (alimentari, da farmaci, pollini, etc.) prediligono il sesso femminile e noi stiamo cercando di capire perché”. Sono le piante la causa principale delle allergie stagionali. Da febbraio e marzo sono gli alberi come nocciolo, betulla, cipresso, ontano e cedro giapponese. Ora, dalla metà di marzo è iniziata anche l’allergia alla parietaria officianalis (urticace) che si protrarrà fino a giugno e dopo una pausa si ripresenterà a settembre ed ottobre. Dal mese di aprile cominciano invece le graminacee che raggiungeranno il culmine a maggio e fino ai primi giugno. “Parietaria e graminacee rappresentano da sole il 50% di tutte le allergie negli adulti in questo periodo”, sottolineato gli esperti.
Cosa bisogno fare quando compare il sintomo?
“Occorre ricorrere ad una terapia topica, da assumere sia per collirio che con uno spray nasale o bronchiale. Se non dovessero bastare allora bisogna ricorrere agli antistaminici, disponibili oggi in monodose quotidiana. Nei casi eccezionali serve invece il cortisone, anche per i bambini”.
La prevenzione e soprattutto il vaccino è indispensabile per chi soffre di allergie…
“Ma occorre prepararsi in tempo. E’ opportuno fare un’indagine prima di arrivare alla stagione di picco. E’ importante che lo specialista identifichi l’agente responsabile e programmi un vaccino-terapia sottolinguale da assumere per due-tre mesi. Il vaccino però deve essere effettuato almeno per 4 anni di seguito. L’80 per cento dei pazienti ne ha tratto un sostanziale beneficio. Le allergie, poi, non hanno età: si possono presentare anche a 70 anni”.
Come conviene comportarsi per “limitare i danni”?
Meglio il mare che la montagna, ovviamente. Sulla spiaggia non ci sono pollini. Quando si è in auto chiudere bene i vetri altrimenti durante la marcia entra l’aria creando un effetto vortice, centrifuga, che accumula i pollini. Meglio usare i filtri e quando si torna a casa, cambiarsi di abito e indossare panni non esposti. Nelle stanze cambiare aria la mattina presto perché con il progredire delle ore l’aria diventa più secca facilitando così la dispersione dei pollini. Evitare assolutamente di andare in campagna e nei parchi. Ma non smettere di fare attività fisica perché lo sport aumenta la capacità respiratoria e migliora la circolazione. In più combatte lo stress. Nelle aree industrializzate e quindi le più inquinate i pollini predominano e l’effetto si moltiplica. Per chi va sulle due ruote, infine, meglio chiudere bene il casco e utilizzare le apposite mascherine. Ma alcune allergie possono anche essere trattate con prodotti naturali. Molti allergici preferiscono bere tre tazze al giorno di tisana calmante e antinfiammatoria per gli attacchi di asma, piuttosto che assumere farmaci mentre contro starnuti e lacrime, naso che cola e occhi che bruciano e prudono allora si può ricorrere anche all’omeopatia. Avere, infine, un cane o un gatto non è sempre sinonimo di allergia. Rappresentano infatti una fonte di pericolo perché il manto di questi animali domestici può trattenere i pollini. Va prestata molta attenzione nella cura e nell’igiene quotidiana degli amici a quattro zampe e di tutti gli ambienti di casa (a tal proposito è utile l’aspirapolvere) soprattutto nei mesi tra marzo e settembre.