• VIDEO

Alzheimer: il Prof. Rossini spiega al Tg1 l’importanza e i possibili limiti della scoperta della molecola che ringiovanisce il cervello

26 Novembre 2019

Una molecola che ringiovanisce il cervello, favorendo la nascita di nuovi neuroni e contrastando i difetti che accompagnano le fasi precoci della malattia: “un notevole passo avanti nella lotta all’Alzheimer quella del team di ricercatori italiani dell’Istituto Ebri” secondo il Prof. Paolo Maria Rossini, Capo Dipartimento di Neuroscienze al San Raffaele di Roma, che ci spiega l’importanza dello studio e i possibili limiti.

Ai microfoni del Tg1, andato in onda lunedì 26 novembre nell’edizione delle 20.00, l’esperto di Alzheimer sostiene che “lo studio è molto interessante per il tipo di approccio: per la prima volta si mostra l’efficacia di una sostanza in grado di bloccare i progenitori della betabiloide prima che questa abbia prodotto danni evidenti nel cervello. Esistono però problemi da evidenziare: i progenitori nella malattia dell’uomo sono attivi molti anni prima dell’esordio dei sintomi e sarebbe quindi indispensabile disporre di un metodo di diagnosi precocissima e preclinica” – inoltre – “l’eventuale traslazione sull’uomo necessiterà di tempi lunghi, almeno una decina di anni”.