News > Alzheimer, scoperto nuovo meccanismo di degenerazione neuronale
E’ stato scoperto un nuovo meccanismo attraverso cui la beta-amiloide, la principale responsabile della neurotossicità nella Malattia di Alzheimer (Ad), determina la morte delle cellule neuronali.
La ricerca, pubblicata sul Journal of Biological Chemistry, è stata curata dai laboratori dell’Istituto Superiore di Sanità e coordinata da Enrico Garaci, presidente dell’ISS, Daniela Merlo, ricercatrice presso il dipartimento di biologia cellulare e neuroscienze dell’ISS, e da Alessio Cardinale, dell’IRCCS San Raffaele Pisana.
La scoperta potrebbe essere utile anche per dignosticare la malattia nelle sue forme precoci: vengono infatti evidenziate le modalità alla base della disfunzione nella riparazione del Dna che provoca la morte neuronale nelle malattie neurodegenerative.
L’accumulo di danno al DNA e i deficit nella riparazione del DNA possono contribuire alla progressiva morte neuronale che si verifica nelle malattie neurodegenerative.
Nella malattia di Alzheimer sono documentati sia la presenza di danni al DNA che una ridotta attività di riparazione , ma non è mai stato individuato il meccanismo molecolare alla base della disfunzione della riparazione del DNA. Nelle cellule eucariotiche, le forme più letali di danno al DNA, ovvero le rotture del doppio filamento, sono riparate principalmente dall’attività del complesso della DNA-dependent protein kinase (DNA-PK).
La ricerca ha dimostrato, per la prima volta, che dosi subletali di beta-amiloide inibiscono l’attività della DNA-PK. E che questa inibizione impedisce la riparazione del danno del DNA e il conseguente accumulo di questo danno contribuirebbe alla morte neuronale.
Grazie a questo studio potrebbe essere più semplice diagnosticare la malattia di Alzheimer, proprio nelle sue forme precoci: proprio l’enzima DNA-PK potrebbe essere utilizzato come strumento diagnostico.