• Notizie

Amianto: il San Raffaele partecipa alla seconda Conferenza Governativa sull’Amianto

20 Novembre 2012

Stefano Bonassi dell’IRCCS San Raffaele Pisana tra gli esperti della comunità scientifica a relazionare

Dopo vent’anni dalla messa al bando dell’amianto con la legge 257/92 che vieta l’estrazione, l’importazione, l’esportazione, la commercializzazione e la produzione di asbesto, più comunemente conosciuto come amianto, nel Bel paese c’è ancora tanto da fare. Nel Lazio solo il 4,5% del territorio è stato sottoposto a telerilevamento.


Lo stato dell’arte della situazione attuale con un excursus sulle patologie asbesto-correlate e gli sviluppi della ricerca in merito, sarà fatto nel corso della II Conferenza Governativa sull’Amianto che si terrà presso la Fondazione Giorgio Cini di Venezia dal 22 al 24 novembre e sarà presenziata dal Ministro della Salute Renato Balduzzi e del Lavoro e delle Politiche Sociali, Elsa Fornero. 
All’incontro sono chiamati a partecipare come relatori i rappresentanti delle istituzioni e degli enti interessati, esponenti del mondo giuridico e sanitario e i maggiori esperti della comunità scientifica. Tra questi, fornirà il suo autorevole contributo nella sessione dedicata alla ricerca, Stefano Bonassi Direttore Scientifico dell’Unità di Epidemiologia Clinica e Molecolare dell’IRCCS San Raffaele Pisana con una relazione sul ruolo delle banche biologiche nella ricerca sull’amianto e le patologie ad esso correlate (asbestosi, placche pleuriche, tumori, mesoteliomi).


«La raccolta sistematica di campioni biologici nei soggetti che sono stati esposti o che hanno sviluppato il tumore della pleura» spiega l’epidemiologo, «costituisce uno degli strumenti fondamentali per la prevenzione e il controllo delle malattie dovute ad inalazione delle polveri di amianto. Le informazioni provenienti dalle condizioni del DNA e da altri indicatori biologici sono di grande importanza per la ricerca in questo settore in quanto potrebbero permettere di anticipare la diagnosi di tumore o di orientare le strategie terapeutiche e riabilitative».