Cefalee e dolore neuropatico

Responsabile:
Barbanti Piero

 Staff:
 Le Pera Domenica, Egeo Gabriella, Aurilia Cinzia, Baiamonte Liliana, Borzi Roberta, Orlando Bianca

Il dolore è una delle prime cause di disabilità della popolazione mondiale. Una legge (n° 38 del 15/3/10) impone in Italia di riconoscere e trattare debitamente il dolore in ogni sua espressione ed in ogni ambito sanitario.

Gli obiettivi

Il focus dell’area di ricerca è la rieducazione funzionale del dolore quando esso perda il proprio ruolo finalistico debordando stabilmente oltre la fisiologica funzione di protezione. Particolare attenzione è rivolta al dolore cefalico cronico, patologia che affligge il 4% degli individui della nostra Nazione, colpendo in particolare le fasce di età di massima produttività lavorativa e sociale ed i cui soli costi diretti ammontano a circa 2.900 euro per paziente per anno.

Gli interessi dell’Area

La ricerca traslazionale dell’area di ricerca mira a integrare le conoscenze genetiche e biologico-molecolari con i paradigmi clinici e strumentali, allo scopo di recuperare alla validità sociale e lavorativa questa non trascurabile porzione di popolazione. Essa si articola sui seguenti fronti:

Epidemiologico
Tramite l’istituzione del registro nazionale delle cefalee croniche persegue finalità:
– clinico-assistenziali (identificazione dei soggetti affetti, accertamento di farmacoresistenza, garanzia di cura);
– economico-sanitarie (regolamentazione dell’accesso dei pazienti alle moderne procedure di cura-riabilitazione esercitando nel contempo un governo clinico sui diversi centri dislocati sul territorio nazionale);
– medico-legali (invalidità civile);
– scientifiche (creazione del primo data-base nazionale al mondo, studio di correlazione fenotipo-biotipo mediante biobanca e approccio di system-medicine).

Neurofisiologico
– impiego dei potenziali evocati sensoriali laser per delineare e monitorare le alterazioni di sistemi nocicettivi in corso di dolore cronico primario o secondario (patologie neurologiche vascolari, traumatiche, infiammatorie, degenerative) e per valutare il network endogeno di controllo del dolore (DNIC: diffuse noxious inhibitory control) allo scopo di orientare meglio i programmi di recupero funzionale;
– utilizzo dei sistemi di stimolazione elettrica non invasiva del nervo vago e del nervo sovra orbitario nel dolore cefalico cronico.

Genetico
– identificazione di marcatori molecolari e genetici correlati alla evoluzione verso la cronicità del dolore neuropatico e neurovascolare, cercando una correlazione fenotipo-biotipo che permetta di personalizzare il programma riabilitativo e di predire la possibilità di recupero

Farmacologico
– attuazione di protocolli terapeutici con farmaci in sperimentazione clinica

 

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