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“Caro dottor Sarà, nostra madre è morta tra le braccia di un bravo medico”

9 Ottobre 2006

Carissimo Dott. Sarà,

questo indirizzo  non le dirà niente, ma il nome di nostra madre sicuramente si: Ruggiero Caterina. Oggi siamo venuti in ospedale e siamo passati a salutarla, ma non era in stanza. Questo messaggio è per esprimerle il ringraziamento da parte di tutta la numerosa famiglia per quanto sia lei  che il suo staff medico in questi 17 mesi avete fatto per mia madre. Ci sono stati da parte nostra momenti di scoraggiamento, di amarezza e qualche momento anche di delusione. Ma ci rendiamo conto che non è facile per voi avere davanti ai vostri occhi ogni giorno questo tipo di realtà così densa di sofferenza. Chiediamo scusa se qualche volta abbiamo alzato la voce ed abbiamo espresso i nostri dissensi, ma quello che abbiamo detto e fatto è stato solo ispirato dall’amore per nostra madre. Questa avventura per noi è finita, con l’unico rammarico di non averla portata a casa sua. Nonostante la condizione in cui mamma versava, questa morte è arrivata inaspettatamente. Nella nostra testa ancora risuona (e forse per sempre) la voce del dott. Cipolla che dice: “non c’è stato nulla da fare, ho fatto tutto il possibile”. Oggi lo abbiamo incontrato e il suo volto esprimeva tutta la tristezza di chi non ha potuto salvare una vita umana. Ci teniamo a ribadire sia a lei che al dott. Cipolla che non vi rimproveriamo nulla e che siamo convinti che avete fatto tutto quanto era in vostro potere per salvarle la vita. La nostra paura era che mamma potesse morire da sola e così non è stato, è morta tra le braccia di un bravo medico. Voi non l’avete conosciuta ma nostra madre era una donna forte, generosa, di grandi sacrifici e che mai avrebbe voluto essere di peso ai propri figli; perciò siamo convinti che sia stata lei a decidere di mo- rire per evitarci un altro lungo e doloroso calvario. Noi oggi siamo sereni perchè abbiamo fatto tutto quanto ci è stato possibile per assisterla, anche se rimane un forte dolore e un profondo vuoto per la sua scomparsa. Speriamo di aver lasciato un buon ricordo di noi e quindi di Caterina, resteremo legati al vo- stro reparto per sempre, ci sono persone che porteremo nel cuore. Vi ringraziamo ancora di quanto avete fatto e per la delicatezza con cui siamo stati trattati in questo momento così triste. A tutti un buon lavoro!  

Aggiungiamo un pensiero per tutto il personale del reparto RAI/LAI, desideriamo che lei glie lo giri da parte nostra.
Scriviamo queste poche righe per esprime tutta la nostra gratitudine a voi: infermieri, fisioterapisti, portantini, che in questi lunghi 17 mesi vi siete presi cura di nostra madre: Caterina. Volevamo dirvi queste cose di persona, ma quando siamo venuti a salutarvi la commozione ha preso il sopravvento e non ci ha permesso di esprimere ciò che ci portavamo nel cuore. La malattia di una persona cara è un’esperienza bruttissima, veder soffrire la propria madre senza capire di cosa ha bisogno è drammatico. Affrontare tutto questo  non è stato semplice, ma il vostro affetto la vostra premura, le vostre attenzioni sovente ci hanno incoraggiato e sostenuto. Con molti di voi è nato un rapporto confidenziale, di amicizia, di affetto. Certo questo è il vostro me- stiere, ma alcune cose non vi spettano per contratto, e queste cose non le dimenticheremo. Non nascondiamo che questa avventura non è stata rose e fiori, e che il reparto per alcune cose è carente, ma ciascuno ha i propri limiti umani e professionali. Abbiamo visto nei vostri occhi la tristezza che avete provato per la morte di nostra madre; i vostri silenzi nel vederci al reparto sono stati molto eloquenti.
La cosa positiva di questa esperienza è stata conoscere delle belle persone: alcune di voi resteranno nei nostri cuori per sempre. Ricordatevi che voi, più di qualunque altro, potete essere di grande aiuto a coloro che si trovano all’improvviso a dover vivere un’esperienza dolorosa come è stata la malattia di nostra madre che oggi non c’è più. Restano i ricordi di chi ci ha detto una parola di conforto, di chi ha fatto un gesto di affetto a nostra madre, di chi ci ha incoraggiato e ci ha dato lo slancio per andare avanti.
A tutti e di vero cuore:
Grazie
La famiglia di Caterina