News > Carta pesta e stoffa colorata: così gli ospiti della Rsa San Raffaele Alberobello hanno festeggiato il Carnevale
Un’allegra e divertente festa di carnevale ha avuto luogo venerdì 17 febbraio presso la Residenza Sanitaria Assistenziale San Raffaele Alberobello. Tutti in maschera: ospiti, operatori e familiari con abiti ed accessori da loro stessi realizzati. Ed infatti nei giorni scorsi le educatrici della residenza sita nel comprensorio dei trulli hanno supportato con la loro professionalità e creatività i pazienti nella preparazione dei vestiti carnevaleschi da indossare nel corso della tanto attesa festa. Carta pesta, ritagli di stoffa colorata, teli di velo e tulle, cartoncini variopinti eancora ovatta, paglia, nastri, colla e forbici: questi i materiali utilizzati per la progettazione e la realizzazione di maschere e vestiti.
“Con l’aiuto e di tutti gli operatori della struttura – spiega l’educatrice, Cinzia Luca – i pazienti hanno disegnato, ritagliato ed incollato tra loro i vari pezzi di stoffa a disposizione fino a confezionare dei simpatici e originali costumi”.
“L’idea di rievocare nei nostri ospiti le suggestioni e le emozioni del carnevale di un tempo – continua Luca – è nata dal racconto di nonna Maria, la nostra nonna Mari”.
“Ai nostri tempi ci mascheravamo con i vestiti che avevamo in casa, camicie da notte, accappatoi, vecchi abiti da sposa. I più poveri utilizzavano degli stracci. Per il trucco usavamo carbone e carta velina colorata bagnata e passata sulla pelle”.
“Il viso—continua la nonnina—era coperto da maschere costruite da noi con del cartone colorato. Si usciva a gruppi ed in maschera, per non farsi riconoscere, e si andava in giro per le vie del paese guidati da un uomo che andava bussando nelle case dicendo: E’ qui la festa? Si balla. Ed allora il padrone di casa ti faceva accomodare, offriva qualche dolce tipico, un buon bicchiere di vino e ti invitava a ballare. Era tanto bello il Carnevale e tanto lo aspettavamo perchè in quei giorni riuscivamo a mettere da parte gli affanni quotidiani”.
Nel corso del pomeriggio presso la RSA di Alberello si è svolto anche un recital organizzato da un gruppo di ragazzi volontari dell’ANSPI (Associazione Nazionale S. Paolo – Italia), di età compresa tra i tredici ed i quattordici anni, che ha avuto come tema principale il rapporto tra genitori e figli. Zeppole, castagnole e chiacchere, da molti conosciute come frappe, hanno coronato la serata tra le note di una briosa pizzica pizzica e di una animata quadriglia.