Centro per i Disturbi Cognitivi e le Demenze (CDCD) – Delibera Regione Lazio 1341534 del 30.10.2024.

Responsabili

Centro diagnostico specialistico

Ancora un riconoscimento di eccellenza e professionalità per l’IRCCS San Raffaele,  l’Unità di Neuroscienze e Neuroriabilitazione diretta dal Prof. Paolo Maria Rossini è stata infatti inserita nell’elenco dei  Centri per i Disturbi Cognitivi e le Demenze (CDCD) della Regione Lazio con delibera U. 1341534 del 30.10.2024.

Il Centro per i Disturbi Cognitivi e le Demenze (CDCD) dell’IRCCS San Raffaele, è un servizio specialistico ambulatoriale con approccio multidisciplinare per la diagnosi e la cura delle patologie neurodegenerative caratterizzate da decadimento cognitivo. Tra queste patologie le più frequenti sono la Malattia di Alzheimer, la Demenza Frontotemporale, la Demenza a Corpi di Lewy e la Demenza Vascolare.


Il centro si propone di prendere in carico il paziente con disturbi cognitivi e comportamentali, avviando un percorso diagnostico-terapeutico personalizzato, attraverso la combinazione delle più avanzate tecnologie diagnostiche con le migliori pratiche cliniche, seguendo le evidenze più aggiornate della letteratura scientifica.

L’obiettivo primario è quello di effettuare una diagnosi precoce, quando i sintomi sono ancora lievi e le autonomie nella vita quotidiana sono sostanzialmente preservate. Questa fase iniziale della malattia offre infatti le migliori opportunità per intervenire efficacemente sui fattori di rischio e potenziare i meccanismi di resilienza, plasticità neuronale e vicariazione, che permettono al cervello di compensare la perdita di cellule e circuiti nervosi indotta dalla patologia.

Obiettivi del Centro

Diagnosi Precoce: L’approccio alla diagnosi precoce si avvale di strumenti diagnostici all’avanguardia, concepiti per riconoscere le patologie neurodegenerative fin dai primissimi segnali. Questo consente di attuare tempestivamente interventi terapeutici mirati, capaci di influenzare positivamente il decorso della malattia.

Terapie Personalizzate: Lo sviluppo di strategie terapeutiche personalizzate risulta indispensabile al fine di fornire al paziente una presa in carico individualizzata ed efficace che punta a migliorare gli esiti della patologia. Queste terapie integrano interventi farmacologici, programmi di stimolazione cognitiva e terapie complementari, e hanno l’obiettivo di ottimizzare il benessere psico-fisico del paziente.

Ricerca e Innovazione: Il centro è attivamente coinvolto in numerosi progetti di ricerca, comprendenti studi clinici focalizzati sia sulla diagnosi precoce e l’identificazione di biomarcatori prodromici, sia sull’applicazione di tecniche innovative di stimolazione cerebrale non invasiva. L’obiettivo primario è fornire un contributo sostanziale alla comunità scientifica, promuovendo la generazione di nuove conoscenze che possano migliorare la gestione della patologia ed agevolare il trasferimento delle innovazioni tecnologiche dalla fase di ricerca alla pratica clinica.

Supporto ai Familiari: Programmi di supporto psico-educativo dedicati ai caregiver di persone con disturbi cognitivi e comportamentali. Tali iniziative mirano a facilitare la comprensione dei comportamenti associati alla malattia, che spesso generano frustrazione e conflittualità nel rapporto tra paziente e caregiver. Il team dei professionisti si impegna a mettere a disposizione le proprie competenze al fine di educare, aiutare ed alleviare il carico emotivo del caregiver nella gestione del paziente nel contesto familiare.

Obiettivi del Centro

Diagnosi Precoce: L’approccio alla diagnosi precoce si avvale di strumenti diagnostici all’avanguardia, concepiti per riconoscere le patologie neurodegenerative fin dai primissimi segnali. Questo consente di attuare tempestivamente interventi terapeutici mirati, capaci di influenzare positivamente il decorso della malattia.

Terapie Personalizzate: Lo sviluppo di strategie terapeutiche personalizzate risulta indispensabile al fine di fornire al paziente una presa in carico individualizzata ed efficace che punta a migliorare gli esiti della patologia. Queste terapie integrano interventi farmacologici, programmi di stimolazione cognitiva e terapie complementari, e hanno l’obiettivo di ottimizzare il benessere psico-fisico del paziente.

Ricerca e Innovazione: Il centro è attivamente coinvolto in numerosi progetti di ricerca, comprendenti studi clinici focalizzati sia sulla diagnosi precoce e l’identificazione di biomarcatori prodromici, sia sull’applicazione di tecniche innovative di stimolazione cerebrale non invasiva. L’obiettivo primario è fornire un contributo sostanziale alla comunità scientifica, promuovendo la generazione di nuove conoscenze che possano migliorare la gestione della patologia ed agevolare il trasferimento delle innovazioni tecnologiche dalla fase di ricerca alla pratica clinica.

Supporto ai Familiari: Programmi di supporto psico-educativo dedicati ai caregiver di persone con disturbi cognitivi e comportamentali. Tali iniziative mirano a facilitare la comprensione dei comportamenti associati alla malattia, che spesso generano frustrazione e conflittualità nel rapporto tra paziente e caregiver. Il team dei professionisti si impegna a mettere a disposizione le proprie competenze al fine di educare, aiutare ed alleviare il carico emotivo del caregiver nella gestione del paziente nel contesto familiare.

Il percorso diagnostico

Anamnesi: Raccolta approfondita della storia clinica e familiare del paziente, finalizzata all’identificazione dei fattori di rischio genetici e ambientali derivanti anche dagli stili di vita, dei sintomi emergenti, e delle comorbidità che potrebbero influenzare il decorso patologico.

Esame Obiettivo e Neurologico: Valutazione delle principali funzioni neurologiche, tra cui la forza muscolare, la coordinazione ed il movimento, i riflessi fisiologici e patologici, la sensibilità e la coordinazione  al fine di identificare alterazioni che possano indirizzare l’iter diagnostico-terapeutico.

Valutazione Neuropsicologica: Somministrazione di test neuropsicologici standardizzati e validati, di I e II livello, per valutare i differenti domini cognitivi, inclusi memoria, attenzione, linguaggio, funzioni esecutive e capacità visuo-spaziali. La valutazione neuropsicologica consente di identificare il profilo cognitivo del paziente e di monitorare l’evoluzione della malattia nel tempo, offrendo indicazioni fondamentali per la diagnosi e la personalizzazione del piano di trattamento.

 

Esami Strumentali e di Laboratorio

Neuroimaging: Esami strumentali per l’identificazione di alterazioni strutturali del Sistema Nervoso Centrale tra cui la Risonanza Magnetica (RM) ad alto campo da 1,5 o 3 tesla, la Tomografia Computerizzata (TC) e la Risonanza Magnetica Funzionale (fMRI) dell’encefalo. La Risonanza Magnetica 3 Tesla di ultimissima generazione, con elevata risoluzione delle immagini e dotata di software per lo studio funzionale, consente di studiare, con la massima accuratezza, aree cerebrali potenzialmente coinvolte nelle fasi precoci della malattia, permettendo una precisa quantificazione volumetrica di strutture chiave, come ad esempio l’ippocampo, cruciale nei processi di formazione della memoria.

Esami Ematochimici: L’esecuzione di test biochimici risulta fondamentale per escludere cause secondarie di declino cognitivo, tra cui carenze nutrizionali, disfunzioni tiroidee o altre alterazioni di natura metabolica.

Elettroencefalogramma: Tecnica diagnostica, standard o ad alta definizione, che registra l’attività elettrica cerebrale attraverso elettrodi posizionati sul cuoio capelluto. L’EEG ad alta definizione, dotato di 128 canali, consente l’analisi dei parametri di “connettività” attraverso i quali le diverse popolazioni neuronali interagiscono per scambiarsi informazioni durante le principali attività cognitive. L’EEG può essere utilizzato come strumento per supportare la diagnosi e monitorare la progressione della malattia.

Diagnostica di secondo livello

Rachicentesi (puntura lombare): Analisi del liquido cerebrospinale per la rilevazione di biomarcatori specifici, quali beta-amiloide, tau totale e tau fosforilata. Rappresenta uno strumento diagnostico di grande utilità: questi biomarcatori offrono un supporto complementare alle altre indagini strumentali e alla valutazione neuropsicologica, agevolando la diagnosi precoce della malattia. La puntura lombare viene eseguita in contesto ospedaliero/ambulatoriale, con un periodo di osservazione della durata di alcune ore successivo al prelievo, prima del rientro al domicilio.

Test Genetici: L’esecuzione di test genetici mirati ha lo scopo di identificare eventuali predisposizioni ereditarie, ed è particolarmente indicata nei casi di esordio precoce o con significativa storia familiare. L’analisi genetica può fornire importanti indicazioni, contribuendo a definire il rischio individuale e a guidare il processo di counseling genetico.

Medicina nucleare: Le indagini di medicina nucleare, come la Tomografia ad Emissione di Positroni (PET), con l’utilizzo di specifici traccianti, sono utili per la valutazione del metabolismo cerebrale e possono fornire informazioni preziose sulle alterazioni funzionali che precedono i cambiamenti strutturali. L’utilizzo di radioligandi specifici (es. per amiloide e tau) permette di identificare la presenza e localizzazione di ‘depositi’ di sostanze ad azione tossica. Questi esami offrono un importante supporto diagnostico, soprattutto nella differenziazione tra le varie patologie neurodegenerative, contribuendo alla formulazione di una diagnosi più precisa. Recentemente, il gruppo San Raffaele ha installato la PET nel suo centro di Cassino.

Trattamento

Terapia farmacologica: La terapia farmacologica per le demenze, inclusa la Malattia di Alzheimer, si focalizza principalmente sulla gestione dei sintomi e sul miglioramento della qualità della vita dei pazienti. I farmaci comunemente utilizzati includono gli inibitori delle colinesterasi e un antagonista non competitivo dei recettori NMDA, indicato nelle fasi moderate o severe della malattia. Tali trattamenti possono offrire benefici nel rallentamento del declino cognitivo. La  terapia farmacologica include, inoltre, trattamenti utili nella gestione dei sintomi comportamentali e funzionali, migliorando così la qualità di vita del paziente e la sua autonomia.

Trattamento non farmacologico: I trattamenti non farmacologici sono fondamentali per migliorare la qualità di vita dei pazienti e per sostenere i caregiver, migliorando la loro capacità di affrontare le sfide quotidiane legate alla cura delle persone con demenza. Questi trattamenti possono essere utilizzati singolarmente o in combinazione con quelli farmacologici. È importante personalizzare gli interventi in base alle esigenze individuali, ai punti di forza e debolezza di ciascun paziente e tenendo conto della fase di malattia in cui esso si trova.

Tra i trattamenti non farmacologici troviamo:

Stimolazione e tele-riabilitazione cognitiva: Insieme di interventi mirati a stimolare le funzioni cognitive residue di un paziente con malattia neurodegenerativa, che favoriscono il benessere psicologico e l’autonomia, indispensabili per una migliore qualità di vita. Il percorso di stimolazione cognitiva viene personalizzato per ogni paziente, prendendo in considerazione il profilo cognitivo-comportamentale e funzionale, e la storia clinico-familiare di ognuno di essi. Il centro offre, inoltre, sulla base delle capacità cognitive del paziente e delle sue autonomie, la possibilità di accedere a questo servizio con modalità a distanza, la quale comprende l’uso di tecnologie digitali per fornire servizi di riabilitazione e stimolazione cognitiva. Questo approccio permette ai pazienti di accedere a trattamenti personalizzati tramite una piattaforma dedicata, rendendo l’intervento più accessibile e flessibile.

Stimolazione transcranica non invasiva: Presso il nostro centro vengono applicate avanzate tecniche di stimolazione cerebrale non invasiva, tra cui la Stimolazione Magnetica Transcranica (TMS), la Stimolazione Transcranica a Impulsi (TPS) e la Stimolazione transcranica con Correnti Dirette (tDCS). Queste metodiche rappresentano opzioni terapeutiche innovative, con un profilo di sicurezza favorevole e un’incidenza minima di effetti collaterali. Il loro utilizzo non solo offre ai pazienti opportunità di trattamento all’avanguardia, ma si inserisce anche all’interno di numerosi studi scientifici, volti a migliorare la comprensione e l’efficacia di tali approcci nel trattamento di patologie neurodegenerative.

TMS: tecnica neurofisiologica che utilizza campi magnetici per stimolare aree specifiche del cervello. È impiegata sia nella ricerca neuroscientifica che in ambito clinico per trattare diversi disturbi neurologici e psichiatrici, come la depressione resistente al trattamento, l’ansia e il dolore cronico. Questa tecnica prevede l’utilizzo di un dispositivo che genera impulsi magnetici che stimolano i neuroni, influenzando la loro attività.

TPS: tecnica che rappresenta una promettente terapia non invasiva nel trattamento della malattia di Alzheimer. Attraverso l’utilizzo di impulsi acustici focalizzati, la TPS stimola specifiche aree cerebrali, promuovendo la neuroplasticità e il miglioramento del flusso sanguigno cerebrale. Studi preliminari hanno evidenziato potenziali benefici cognitivi, soprattutto in pazienti con forme lievi o moderate della malattia.

tDCS: tecnica non invasiva che utilizza correnti elettriche a bassa intensità per modulare l’attività neuronale cerebrale. Applicata in diverse patologie neurologiche tra cui i disturbi cognitivi, la tDCS può aiutare a migliorare l’attività cognitiva o ridurre i sintomi clinici, promuovendo la neuroplasticità con un profilo di sicurezza favorevole.

Il percorso diagnostico

Anamnesi: Raccolta approfondita della storia clinica e familiare del paziente, finalizzata all’identificazione dei fattori di rischio genetici e ambientali derivanti anche dagli stili di vita, dei sintomi emergenti, e delle comorbidità che potrebbero influenzare il decorso patologico.

Esame Obiettivo e Neurologico: Valutazione delle principali funzioni neurologiche, tra cui la forza muscolare, la coordinazione ed il movimento, i riflessi fisiologici e patologici, la sensibilità e la coordinazione  al fine di identificare alterazioni che possano indirizzare l’iter diagnostico-terapeutico.

Valutazione Neuropsicologica: Somministrazione di test neuropsicologici standardizzati e validati, di I e II livello, per valutare i differenti domini cognitivi, inclusi memoria, attenzione, linguaggio, funzioni esecutive e capacità visuo-spaziali. La valutazione neuropsicologica consente di identificare il profilo cognitivo del paziente e di monitorare l’evoluzione della malattia nel tempo, offrendo indicazioni fondamentali per la diagnosi e la personalizzazione del piano di trattamento.

 

Esami Strumentali e di Laboratorio

Neuroimaging: Esami strumentali per l’identificazione di alterazioni strutturali del Sistema Nervoso Centrale tra cui la Risonanza Magnetica (RM) ad alto campo da 1,5 o 3 tesla, la Tomografia Computerizzata (TC) e la Risonanza Magnetica Funzionale (fMRI) dell’encefalo. La Risonanza Magnetica 3 Tesla di ultimissima generazione, con elevata risoluzione delle immagini e dotata di software per lo studio funzionale, consente di studiare, con la massima accuratezza, aree cerebrali potenzialmente coinvolte nelle fasi precoci della malattia, permettendo una precisa quantificazione volumetrica di strutture chiave, come ad esempio l’ippocampo, cruciale nei processi di formazione della memoria.

Esami Ematochimici: L’esecuzione di test biochimici risulta fondamentale per escludere cause secondarie di declino cognitivo, tra cui carenze nutrizionali, disfunzioni tiroidee o altre alterazioni di natura metabolica.

Elettroencefalogramma: Tecnica diagnostica, standard o ad alta definizione, che registra l’attività elettrica cerebrale attraverso elettrodi posizionati sul cuoio capelluto. L’EEG ad alta definizione, dotato di 128 canali, consente l’analisi dei parametri di “connettività” attraverso i quali le diverse popolazioni neuronali interagiscono per scambiarsi informazioni durante le principali attività cognitive. L’EEG può essere utilizzato come strumento per supportare la diagnosi e monitorare la progressione della malattia.

Diagnostica di secondo livello

Rachicentesi (puntura lombare): Analisi del liquido cerebrospinale per la rilevazione di biomarcatori specifici, quali beta-amiloide, tau totale e tau fosforilata. Rappresenta uno strumento diagnostico di grande utilità: questi biomarcatori offrono un supporto complementare alle altre indagini strumentali e alla valutazione neuropsicologica, agevolando la diagnosi precoce della malattia. La puntura lombare viene eseguita in contesto ospedaliero/ambulatoriale, con un periodo di osservazione della durata di alcune ore successivo al prelievo, prima del rientro al domicilio.

Test Genetici: L’esecuzione di test genetici mirati ha lo scopo di identificare eventuali predisposizioni ereditarie, ed è particolarmente indicata nei casi di esordio precoce o con significativa storia familiare. L’analisi genetica può fornire importanti indicazioni, contribuendo a definire il rischio individuale e a guidare il processo di counseling genetico.

Medicina nucleare: Le indagini di medicina nucleare, come la Tomografia ad Emissione di Positroni (PET), con l’utilizzo di specifici traccianti, sono utili per la valutazione del metabolismo cerebrale e possono fornire informazioni preziose sulle alterazioni funzionali che precedono i cambiamenti strutturali. L’utilizzo di radioligandi specifici (es. per amiloide e tau) permette di identificare la presenza e localizzazione di ‘depositi’ di sostanze ad azione tossica. Questi esami offrono un importante supporto diagnostico, soprattutto nella differenziazione tra le varie patologie neurodegenerative, contribuendo alla formulazione di una diagnosi più precisa. Recentemente, il gruppo San Raffaele ha installato la PET nel suo centro di Cassino.

Trattamento

Terapia farmacologica: La terapia farmacologica per le demenze, inclusa la Malattia di Alzheimer, si focalizza principalmente sulla gestione dei sintomi e sul miglioramento della qualità della vita dei pazienti. I farmaci comunemente utilizzati includono gli inibitori delle colinesterasi e un antagonista non competitivo dei recettori NMDA, indicato nelle fasi moderate o severe della malattia. Tali trattamenti possono offrire benefici nel rallentamento del declino cognitivo. La  terapia farmacologica include, inoltre, trattamenti utili nella gestione dei sintomi comportamentali e funzionali, migliorando così la qualità di vita del paziente e la sua autonomia.

Trattamento non farmacologico: I trattamenti non farmacologici sono fondamentali per migliorare la qualità di vita dei pazienti e per sostenere i caregiver, migliorando la loro capacità di affrontare le sfide quotidiane legate alla cura delle persone con demenza. Questi trattamenti possono essere utilizzati singolarmente o in combinazione con quelli farmacologici. È importante personalizzare gli interventi in base alle esigenze individuali, ai punti di forza e debolezza di ciascun paziente e tenendo conto della fase di malattia in cui esso si trova.

Tra i trattamenti non farmacologici troviamo:

Stimolazione e tele-riabilitazione cognitiva: Insieme di interventi mirati a stimolare le funzioni cognitive residue di un paziente con malattia neurodegenerativa, che favoriscono il benessere psicologico e l’autonomia, indispensabili per una migliore qualità di vita. Il percorso di stimolazione cognitiva viene personalizzato per ogni paziente, prendendo in considerazione il profilo cognitivo-comportamentale e funzionale, e la storia clinico-familiare di ognuno di essi. Il centro offre, inoltre, sulla base delle capacità cognitive del paziente e delle sue autonomie, la possibilità di accedere a questo servizio con modalità a distanza, la quale comprende l’uso di tecnologie digitali per fornire servizi di riabilitazione e stimolazione cognitiva. Questo approccio permette ai pazienti di accedere a trattamenti personalizzati tramite una piattaforma dedicata, rendendo l’intervento più accessibile e flessibile.

Stimolazione transcranica non invasiva: Presso il nostro centro vengono applicate avanzate tecniche di stimolazione cerebrale non invasiva, tra cui la Stimolazione Magnetica Transcranica (TMS), la Stimolazione Transcranica a Impulsi (TPS) e la Stimolazione transcranica con Correnti Dirette (tDCS). Queste metodiche rappresentano opzioni terapeutiche innovative, con un profilo di sicurezza favorevole e un’incidenza minima di effetti collaterali. Il loro utilizzo non solo offre ai pazienti opportunità di trattamento all’avanguardia, ma si inserisce anche all’interno di numerosi studi scientifici, volti a migliorare la comprensione e l’efficacia di tali approcci nel trattamento di patologie neurodegenerative.

TMS: tecnica neurofisiologica che utilizza campi magnetici per stimolare aree specifiche del cervello. È impiegata sia nella ricerca neuroscientifica che in ambito clinico per trattare diversi disturbi neurologici e psichiatrici, come la depressione resistente al trattamento, l’ansia e il dolore cronico. Questa tecnica prevede l’utilizzo di un dispositivo che genera impulsi magnetici che stimolano i neuroni, influenzando la loro attività.

TPS: tecnica che rappresenta una promettente terapia non invasiva nel trattamento della malattia di Alzheimer. Attraverso l’utilizzo di impulsi acustici focalizzati, la TPS stimola specifiche aree cerebrali, promuovendo la neuroplasticità e il miglioramento del flusso sanguigno cerebrale. Studi preliminari hanno evidenziato potenziali benefici cognitivi, soprattutto in pazienti con forme lievi o moderate della malattia.

tDCS: tecnica non invasiva che utilizza correnti elettriche a bassa intensità per modulare l’attività neuronale cerebrale. Applicata in diverse patologie neurologiche tra cui i disturbi cognitivi, la tDCS può aiutare a migliorare l’attività cognitiva o ridurre i sintomi clinici, promuovendo la neuroplasticità con un profilo di sicurezza favorevole.

Contatti

  • Indirizzo: Via della Pisana, 235 – Roma
  • Telefono: +39 06 5225 3535
  • Email: cdcd@sanraffaele.it
  • Orari di Apertura:
    • Lunedì-Venerdì: 8:30 – 15:30

Per ulteriori informazioni o per prenotare una valutazione, è possibile contattare il centro tramite telefono o email.

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  • Email: cdcd@sanraffaele.it
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    • Lunedì-Venerdì: 8:30 – 15:30

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