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Scarabocchio d’artista: alla RSA di Campi Salentina il laboratorio che dà spazio alla creatività
Sulla via della fantasia, anche un semplice scarabocchio diviene arte. E se gli autori sono gli ospiti della RSA di Campi Salentina anche un grande foglio bianco, inondato di colori e sfumature, diviene un’opera d’arte che racconta di vite vissute, emozioni custodite e ricordi sfumati.
E quindi spazio alla creatività per stimolare le funzioni cognitive, la memoria e la capacità di relazionarsi con il mondo circostante. I laboratori di arte, organizzati in tutte le strutture del Gruppo San Raffaele, sono infatti attività essenziali nella vita dei nostri ospiti: una terapia non farmacologica integrata di grande sostegno per gli anziani. Si tratta di un momento privilegiato per sviluppare il proprio potenziale creativo, andando a costruire un nuovo mezzo attraverso cui esternare emozioni celate. È l’occasione per rafforzare l’autostima e imparare a gestire meglio le relazioni con se stessi e con il mondo esterno, soprattutto in caso di deficit cognitivi o malattie a decadimento funzionale come demenza e Alzheimer.
Una terapia dell’anima per scavare a fondo nello spirito e riportare alla luce sogni, desideri e nostalgie evocati da quel ‘C’era una volta…’. E come in una fiaba in grado di proiettare come per magia in un epoca senza tempo, in trepidante attesa del lieto fine, “C’era una volta uno scarabocchio… è iniziato tutto da lì” racconta la Dott.ssa Amalia Alloca, Coordinatore delle Direzioni Sanitarie del Gruppo San Raffaele. “Su un grande foglio bianco i pazienti della struttura pugliese hanno potuto esprimere liberamente la loro creatività e immaginazione. È nato così ‘Il libro che non c’è’: in un’esplosione di colori, paesaggi e persone, animali e oggetti sulle linee intrecciate della fantasia l’opuscolo ha dato vita alla storia di ognuno… la nostra storia”.