News > Con la bio-banca la ricerca sfrutterà a pieno le più moderne tecnologie della genomica
L’IRCCS San Raffaele sarà presto dotato di una banca biologica. Si tratterà di un avanzato sistema di conservazione di materiali biologici umani adeguato al rapido avanzamento della ricerca e delle tecnologie della genomica e delle scienze post-geno-miche che favorirà la ricerca di base e quella farmacogenetica, offrendo un servizio di eccellenza per lo scambio di informazioni tra gruppi di studiosi.
A coordinare il progetto, fortemente voluto da Tosinvest Sanità, dal direttore operativo dell’IRCCS San Raffaele, Diego Giorgini, e dal direttore scientifico Massimo Fini, sono la dott.ssa Fiorella Guadagni, che da direttore del laboratorio di biotecnologie dell’IRCCS curerà l’impianto scientifico, e l’architetto Franco Romano. Come ci hanno spiegato i coordinatori del progetto, “le raccolte di tessuti e linee cellulari, da cui è possibile ottenere acidi nucleici e proteine, sono definite biobanche e rappresentano un’importante la di tante fonte di informazioni per la diagnosi, la ricerca e gli studi epidemiologici. Ad esempio la disponibilità do campioni biologici di persone affette, portatrici o predisposte ad una particolare patologia costituisce una risorsa fondamentale la comprensione della malattia e per lo sviluppo delle terapia adeguate”.
D’altra parte la piena valorizzazione di una banca biologica dipende dalla possibilità di gestire in maniera integrata, puntuale e precisa i campioni biologici ed i dati a loro associati, dal momento dell’acquisizione alle fasi di conservazione, processazione ed analisi.
“Per questo”, continuano Romano e Guadagni, “il nostro progetto intende realizzare un centro in grado di riunire in un unico ciclo produttivo tutte le fasi afferenti la banca biologica. Questo richiede ambienti che riducano al minimo il rischio di contaminazioni, la dotazione di apparecchiature dedicate per il trattamento, ambienti idonei per il precongelamento e strumenti per la criopreservazione”.
Come illustrato nella pianta (vd. immagine sopra), l’IRCCS San Raffaele Pisana sarà dotato di una biobanca realizzata in un unico reparto contente due distinte zone con differenti peculiarità: un ambiente sterile adibito alla processazione, sazione con zone “filtro” per l’accesso di pazienti e personale, un ambiente destinato ad ospitare il precongelamento e la crioconservazione. Quest’area sarà a sua volta suddivisa in due sottoaree, una dedicata alla criogenia a –80°, l’altra riservata alla criogenia in azoto liquido.