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Consorzio San Raffaele. Disturbi comportamentali e dolore in soggetti con demenza

9 Maggio 2013

Avviato lo studio clinico su pazienti ospiti delle RSA di Andria e Modugno

Avviato presso le RSA (Residenze Sanitarie Assistenziali) di Andria (BAT) e Modugno (BA) gestite in Puglia dal Consorzio San Raffaele uno studio clinico per indagare la correlazione tra disturbi comportamentali e dolore in pazienti affetti da demenza. In letteratura scientifica diversi sono gli studi che hanno indagato la presenza di dolore in soggetti affetti dalla sindrome invalidante che caratterizza l’età senile. Pochi però sono quelli che hanno analizzato l’esistenza di una relazione, nei soggetti che soffrono di demenza, tra dolore ed alterazioni del comportamento.

«Tra il 45% e l’80% degli anziani residenti in RSA», spiega Luigi Addante, Responsabile Scientifico del progetto e Coordinatore Sanitario del Consorzio,  «presenta una sintomatologia dolorosa. E’ evidente che un paziente con decadimento cognitivo di grado moderato-severo ha difficoltà, se non impossibilità, a esprimere un disagio o un sintomo, quale appunto il dolore. Esistono studi in letteratura che hanno correlato il dolore a insorgenza di disturbi comportamentali in pazienti con demenza, per cui, scopo del progetto è correlare il trattamento del dolore con eventuale miglioramento delle performance cognitive e/o dei disturbi comportamentali».

Per lo studio sono stati selezionati tutti i pazienti affetti da demenza di grado lieve, moderato e severo ospiti delle due RSA interessate. Ma si prevede a breve l’estensione del progetto anche alle altre strutture del Consorzio: Sannicandro Garganico e Troia (FG), Alberobello e Locorotondo (BA), Crispiano e Torricella (TA), Ostuni (BR) e Campi Salentina e Alessano (LE).

«Una parte dei pazienti arruolati», evidenzia Addante, «presenta disturbi comportamentali e una parte presenta dolore. Quest’ultimo verrà trattato farmacologicamente e a fine trattamento saranno nuovamente rivalutati i disturbi comportamentali».

I sintomi comportamentali nei pazienti affetti da demenza costituiscono un problema clinico di non sempre semplice gestione, nonché una pesante fonte di stress e sovraccarico assistenziale in quanto  contribuiscono a peggiorare ulteriormente il livello di autonomia nelle attività quotidiane già compromesso a causa dei deficit cognitivi. Si suddividono in disturbi affettivi (depressione, ansia, irritabilità), psicotici (deliri, allucinazioni), della condotta (alterazione ciclo sonno-veglia, alimentazione, ecc) e del comportamento specifico(vagabondaggio, agitazione, aggressività, ecc).