News > COVID: IL FARMACO I3C ATTIVO ANCHE CONTRO OMICRON SENZA TOSSICITÀ
Lo studio internazionale, in collaborazione con il Prof. Carlo Tomino dell’IRCCS San Raffaele, pubblicato su ‘Cell Death & Discovery’
La ricerca contro Covid-19 non si ferma: anche se il virus pandemico sta diventando endemico, le ripercussioni su anziani e fragili possono essere infatti ancora rilevanti. Per questo uno studio internazionale, pubblicato sulla rivista ‘Cell Death & Discovery’ (Nature press), coordinato dai Professori Giuseppe Novelli (Tor Vergata – Reno, USA) e Pier Paolo Pandolfi (Torino – Reno USA), in collaborazione con il Prof. Carlo Tomino, Responsabile del Centro del Farmaco dell’IRCCS San Raffaele (Roma), l’Università di Urbino, l’Istituto Spallanzani (Roma) e la Soochow University (Cina), ha studiato l’attività antivirale di I3C su varianti omicron del virus SARS-CoV-2 in organoidi di polmoni ottenuti in laboratorio dimostrando che il composto è privo di tossicità alle dosi utilizzate.
Indolo-3 Carbinolo (I3C) si è quindi dimostrato capace di bloccare, in vitro, l’uscita e la moltiplicazione del virus dalle cellule umane polmonari infettate e non sono stati registrati effetti di tossicità su modelli animali per le dosi indicate, caratterizzandolo come un composto antivirale sicuro e potenziale. I risultati presentati nello studio forniscono dati preclinici sperimentali necessari per l’avvio di studi clinici sull’uomo con I3C per il trattamento di SARS-CoV-2 e altri virus respiratori.
“Adesso che le nuove varianti sono diventate endemiche nella popolazione” afferma il prof. Novelli “credo sia necessario sviluppare più terapie antivirali efficaci, facilmente disponibili ed economicamente vantaggiose”.
“Questo nuovo risultato” dichiara Pandolfi “è importante e ora dobbiamo avviare studi clinici per dimostrare la sua potenziale efficacia. Sarà importante valutare se I3C possa anche ridurre le gravissime complicazioni cliniche che molti pazienti sperimentano dopo aver superato la fase acuta dell’infezione. Questo rappresenterà un grave problema negli anni a venire, che dovremo gestire. Dobbiamo anche andare avanti nella ricerca farmacologica, per identificare ulteriori composti e terapie efficaci adesso per Covid-19, e per altri virus che saremo chiamati ad affrontare in futuro”.
“Siamo in grado di far partire presto uno studio di fase I/II” prosegue il Prof. Tomino dell’IRCCS San Raffaele “per confermare il basso profilo di tossicità ed avere i primi dati di attività clinica e, a tal fine, facendo un’intensa operazione di fundrising con diverse entità pubbliche e private”.