News > Cure palliative, équipe multidisciplinare e un servizio a 360°
Si parlerà di Cure Palliative nel corso della prossima trasmissione TG2 Salute a cura di Luciano Onder.
Oggi pomeriggio, alle 13.50, andrà in onda un servizio sull’Hospice del San Raffaele e la puntata vedrà come ospiti il prof. Vito Ascoli Marchetti – Coordinatore Hospice San Raffaele, la dr.ssa Letizia Giordano – Responsabile medico del Centro di cure palliative del San Raffaele Velletri, la psicologa Maria Laura Santini e il marito di una ex paziente della Casa di Cura.
Una partecipazione a scopo divulgativo, perché non tutti conoscono a fondo il significato del termine “Cure Palliative” e molti non sono al corrente della possibilità di essere affiancati da un équipe multidisciplinare in grado di seguire il paziente a 360°, compresa la sua stessa famiglia.
Non tutti sanno che “mandare a casa del malato qualche infermiere e un terapista antalgico, spiega il prof Ascoli Marchetti, “non significa aver praticato le Cure Palliative. Accompagnare un malato nella fase terminale o comunque attraverso la malattia inguaribile (sia essa di origine neurologica, epatica, cardiaca o legata all’apparato respiratorio) richiede molto di più per assicurargli una buona qualità di vita. Quindi medici palliativisti, infermieri professionalizzati, psicologi, fisioterapisti, nutrizionisti e assistenti sociali”.
L’attenzione quindi non è più rivolta solo al malato oncologico: lo spettro delle cure palliative si sta allargando sempre di più ai malati non-oncologici che necessitano comunque del supporto di più figure professionali, con grande attenzione al ruolo dei fisioterapisti e degli psicologi.
A dimostrazione di quanto detto, la dr.ssa letizia Gargano commenterà le lettere dei pazienti indirizzate al San Raffaele Velletri e avrà modo di evidenziare il sentimento di abbandono, di sicurezza e di fiducia da loro espresso mentre il marito della nostra ex paziente racconterà la sua esperienza e tutto l’aiuto ricevuto dalla psicologa della struttura per superare il lutto dopo la scomparsa di sua moglie.