News > Cure palliative: il paziente inguaribile si può curare
L’Hospice del San Raffaele Rocca di Papa,
come ci ha spiegato il medico responsabile dott. Girolamo Del Monte, è una Unità Operativa per malati terminali, finalizzata all’assistenza, anche domiciliare, di persone affette da patologie inguaribili e degenerative, con particolare riguardo a quelle oncologiche.
In tali pazienti l’obiettivo perseguibile non è più la guarigione ma la “qualità di vita”. Per raggiungere lo scopo vengono messe in atto le cosiddette “cure palliative”. Queste consistono in un’assistenza attiva e totale volta non solo al controllo dei sintomi, che possono comparire nell’evoluzione della malattia di base (in modo particolare il dolore), ma anche al disagio psicologico ed emotivo che ne deriva. Quindi: “….le cure palliative rispettano la vita e considerano il morire come un processo naturale. Il loro scopo non è quello di accelerare o differire la morte, ma quello di garantire la migliore qualità di vita, sino alla fine”. ( Statuto dell’Associazione Europea per le Cure Palliative).
Oltre al sostegno psicologico si affrontano anche gli eventuali problemi sociali e la dimensione spirituale non solo del paziente, ma anche dei suoi familiari. Infatti, si può parlare dell’Hospice come di un approccio sanitario inclusivo (globale, olistico) che va oltre l’aspetto puramente medico della cura, non intesa quindi solo come attività finalizzata alla guarigione fisica ma anche come un “prendersi cura” della persona nel suo insieme.
Nel “Centro per le cure palliative” del San Raffaele Rocca di Papa operano diverse figure professionali riunite in un team multisciplinare composto da: medici – con diverse specializzazioni ma tutti con una formazione specifica in cure palliative – psicologi, personale paramedico, assistenti sociali ed assistenti spirituali. Il personale svolge attività di formazione ed aggiornamento continue. L’assistenza è gratuita e l’accesso alla struttura avviene attraverso una richiesta che può essere compilata o dagli specialisti che hanno tenuto in cura il paziente oppure dal medico di famiglia. L’Hospice propone due diversi regimi di ricovero: uno residenziale – quindi all’interno della struttura – e l’altro domiciliare (a casa del paziente). Le due soluzioni si differenziano principalmente per il luogo in cui si realizzano e, di conseguenza, per l’organizzazione degli operatori e delle strutture necessarie. Il malato, insieme con la propria famiglia, può scegliere liberamente il regime più opportuno. Inoltre, è possibile mutare la tipologia di assistenza in relazione alle diverse necessità cliniche o ai desiderata del paziente e dei familiari.
Questo centro è situato in una posizione tranquilla, immerso nel verde. Dispone di 16 posti letto residenziali e di 64 posti dedicati alla presa in carico dei pazienti domiciliari. Tutte le camere sono singole e sono state realizzate prestando una particolare attenzione al benessere psicologico dell’ospite (sono arredate con pareti, tendaggi e tappezzerie dai colori caldi ed armoniosi); le stanze sono dotate di ogni comfort: servizi igienici, tv, aria condizionata ed un posto letto a disposizione di un familiare anche durante la notte. Il paziente stesso, se lo desidera, può personalizzare la camera con oggetti di arredamento portati dal proprio domicilio. Inoltre, vengono forniti i pasti anche agli accompagnatori. L’Hospice comprende locali comuni, un soggiorno, una tisaneria ed una terrazza dove i parenti possono consumare bevande e pietanze, oppure riunirsi per giochi di società. Non esistono orari di entrata e di uscita. Sono bandite regole e divieti riguardanti l’orario al fine di consentire la presenza di parenti ed amici in qualsiasi momento.
E’ assicurata un’assistenza medica ed infermieristica specialistica sia diurna che notturna. Il “Centro per le cure palliative” è inserito in una realtà ospedaliera come quella del San Raffaele Rocca di Papa, dove operano medici specializzati nelle varie discipline e dove trovano spazio ambulatori, servizi di diagnostica per immagini, laboratorio di analisi. La totale eliminazione delle barriere architettoniche garantisce l’accesso in ogni sua zona anche da parte delle persone con diverso grado di abilità. Il ricovero in regime domiciliare prevede un accesso infermieristico quotidiano e la visita di un medico al momento della presa in carico ed almeno una volta a settimana (e/o quando l’evoluzione del caso clinico lo richiede). E’ prevista la reperibilità di un medico e/o di un infermiere 24 ore su 24.
Presso il domicilio del paziente vengono forniti i farmaci ed i presidi necessari e viene lasciata una cartella clinica a disposizione del medico di famiglia o di eventuali altri specialisti chiamati ad assistere il paziente; è possibile, inoltre, usufruire dell’assistenza psicologica. Sono disponibili anche dei percorsi di sostegno per chi ha perso una persona cara e sente il bisogno di essere accompagnato in questo particolare periodo della propria vita. Il “sostegno al lutto” offre uno spazio protetto, libero da giudizi e pregiudizi, in cui la possibilità di parlare della propria esperienza e la pratica di ascolto rispettano i tempi e le emozioni di ogni partecipante. Gli incontri sono settimanali, gratuiti, secondo orari da stabilire con i partecipanti.
Per ogni ulteriore informazione è attivo un call center esclusivamente dedicato all’Hospice finalizzato a fornire tutti i chiarimenti e le indicazioni sui servizi erogati (attivo dal lunedì al sabato dalle 8,00 alle 18,00, tel: 06/94286030). E’, infine, possibile rivolgersi anche agli indirizzi e-mail emanuela.coccia@sanraffaele.it
girolamo.delmonte@sanraffaele.it .