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Dall’Empirismo alla Scienza, venticinque anni di riabilitazione festeggiati al San Raffaele Velletri

13 Dicembre 2006

Tosinvest Sanità, con il San Raffaele Velletri, festeggia il venticinquesimo compleanno.
Questa l’occasione dell’evento che si terrà il 19 dicembre a Velletri , con la partecipazione della professoressa Rita Levi Montalcini, del presidente della Regione Lazio Piero Marrazzo, dell’assessore alla Sanità Augusto Battaglia, del direttore generale della Asl Rm H Luciano Mingiacchi, del sindaco di Velletri Bruno Cesaroni e del Vescovo, s.e. monsignor Vincenzo Apicella.
Venticinque anni all’insegna dell’eccellenza nel campo della riabilitazione e dell’efficacia terapeutica nella cura del paziente. Venticinque anni che hanno radicalmente cambiato i paradigmi della riabilitazione: da un approccio empirico, basato sull’osservazione sperimentale e su un insieme di “tecni-che” (ovvero di procedure e atti professionali pratici che il terapista utilizzava per ridurre il deficit della persona con disabilità) a rigorosi strumenti diagnostici e terapeutici, basati su elaborate e approfondite ricerche dalle quali scaturiscono i nostri protocolli riabilitativi.
Rappresentanti per Tosinvest saranno il professor Salvatore Giaquinto – Direttore del Dipartimento di Scienze Neurologiche, Motorie e Sensoriali IRCCS San Raffaele Pisana -, il professor Massimo Fini – Direttore scientifico IRCCS San Raffaele Pisana -, che illustreranno alle autorità e personalità presenti gli obiettivi che il San Raffaele Velletri ha saputo raggiungere in questi anni. Era il 1981 quando Silvana Paolini ed Antonio Angelucci  ebbero una intuizione fondamentale: coniugare sanità con qualità per offrire massimo nell’efficacia terapeutica e nella cura della persona. Un semplice ma potente principio di filosofia imprenditoriale, messo in pratica per la prima volta proprio nella struttura di Velletri.
In questo quarto di secolo Tosinvest Sanità è cresciuta moltissimo, al punto da diventare leader a livello nazionale. Eppure già 25 anni fa era chiaro che l’obiettivo non era essere leader, ma essere leader nella garanzia dei servizi e nel miglioramento concreto della qualità della vita dei nostri pazienti. E’ questo il motivo per cui investimenti e sviluppo della ricerca costituiscono il nostro DNA.