• Notizie

Dall’IRCCS San Raffaele Pisana un importante studio sulla Sclerosi Laterale Amiotrofica (SLA)

2 Dicembre 2011

C’è anche la firma dell’IRCCS San Raffaele Pisana in calce ad un importante articolo, pubblicato di recente sulla prestigiosa rivista internazionale Proceedings of Nazional Academy of Science (PNAS), e contenente i risultati di una importante ricerca sulla Sclerosi Laterale Amiotrofica (SLA), condotta per la prima volta su cellule umane.

Lo studio nasce da una collaborazione  tra i Dipartimenti di Neurologia e Psichiatria e di Fisiologia e Farmacologia della Sapienza, il Centro SLA del Policlinico Umberto e l’IRCCS San Raffale Pisana.

Nel laboratorio di Neurofisiologia cellulare del nostro Istituto, di cui è Responsabile la Professoressa Eleonora Palma, sono stati condotti, infatti, circa la metà degli esperimenti che hanno condotto alle importanti e significative conclusioni.

La Professoressa Palma è anche primo autore e ideatrice dell’articolo e, tra i ricercatori del team e firmatari dello studio, c’è anche la Dottoressa Cristina Roseti, ricercatrice presso il nostro IRCCS.

 

 La SLA è una patologia neurodegenerativa a esito fatale che determina nelle persone colpite una debolezza muscolare progressiva e un’insufficienza respiratoria. Si tratta di una malattia rara che interessa prevalentemente l’eta’ adulta, con media di eta’ nella popolazione che si attesta tra i 50 e i 60 anni. Allo stato attuale non esistono farmaci o terapie capaci di modificare l’andamento della malattia.

 

Negli ultimi dieci anni la ricerca si è focalizzata sui meccanismi di degenerazione dei motoneuroni sia centrali, che periferici e prevalentemente su modelli sperimentali animali.
In questo studio, invece, i ricercatori, partendo dall’ipotesi che anche le cellule muscolari, oltre a quelle nervose, siano coinvolte nell’evoluzione della malattia, hanno voluto praticare uno studio traslazionale utilizzando biopsie muscolari non invasive di pazienti SLA e di pazienti con denervazione traumatica. Membrane muscolari sono state estratte dai campioni e “microtrapiantate” in cellule uovo di una rana Xenopus.


E’ stato cosi’ possibile studiare, grazie a tecniche elettrofisiologiche, l’attivazione dei recettori nicotinici muscolari umani che sono responsabili della contrazione.


I ricercatori sono riusciti a descrivere per la prima volta le caratteristiche fisiologiche di questi recettori nei pazienti SLA, evidenziando una ridotta sensibilità verso il neurotrasmettitore acetilcolina rispetto ai pazienti di controllo.

Questa ricerca apre la possibilità di sperimentare in tempi rapidi gli effetti di nuovi farmaci per verificare fin dalle prime fasi della malattia potenzialità terapeutiche positive dell’efficienza muscolare sul singolo paziente.