Un nuovo e promettente approccio per la prevenzione mirata della sclerosi multipla (SM) arriva da uno studio pubblicato sulla prestigiosa rivista PNAS (Proceedings of the National Academy of Sciences), che vede tra i protagonisti l’IRCCS San Raffaele. La ricerca è stata coordinata dalla dott.ssa Rosella Mechelli, primo autore e corresponding author, ricercatrice dell’Area di Ricerca Pre-clinica in Immunopatologia Sinaptica dell’Istituto romano.
Lo studio nasce dalla collaborazione con il Centro Sclerosi Multipla dell’Università Sapienza – Azienda Ospedaliero-Universitaria Sant’Andrea e con il supporto della Fondazione Italiana Sclerosi Multipla (FISM).
La dott.ssa Mechelli e il team multidisciplinare coinvolto hanno dimostrato che varianti genetiche specifiche del virus di Epstein-Barr (EBV) possono interagire con i geni predisponenti alla SM, contribuendo allo sviluppo della malattia.
“Abbiamo individuato interazioni virus-ospite specifiche della malattia e dimostrato che i fattori genetici umani e virali di rischio convergono su meccanismi comuni – afferma Mechelli –. Questi risultati aprono la possibilità di interventi preventivi mirati e altamente personalizzati.”
“Lo studio” – prosegue la ricercatrice – evidenzia in particolare il ruolo di una variante virale (EBNA2 allele 1.2), che sembra influenzare l’espressione della proteina CD40 e aumentare il rischio di sviluppare la malattia. Ciò apre scenari importanti: una vaccinazione selettiva anti-EBV potrebbe essere indirizzata solo ai soggetti con profilo genetico a rischio, massimizzando l’efficacia e riducendo l’esitazione vaccinale.”
Lo studio è parte di una strategia più ampia sostenuta da FISM e AISM, che mira a “End MS”, ovvero a raggiungere un giorno la prevenzione primaria della sclerosi multipla. Il contributo dell’IRCCS San Raffaele, in sinergia con istituzioni accademiche e centri di ricerca italiani e internazionali, è stato determinante per questo importante traguardo scientifico.
