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Geriatri di tutta Italia a confronto sul futuro dell’assistenza agli anziani

11 Ottobre 2016

Più di 500 medici riuniti a Roma per promuovere un nuovo modello integrato e interdisciplinare di cure

Si è svolto recentemente, presso il Crowne Plaza Hotel di Roma, il primo Congresso Nazionale della Società Scientifica Nazionale Amge (Associazione Multidisciplinare di Geriatria), nata presso il San Raffaele Cassino ed ora diffusa in tutte le regioni d’Italia con oltre 500 iscritti.

Obiettivo: sviluppare un nuovo modello integrato e interdisciplinare nell’assistenza al paziente anziano che associ, tramite il coinvolgimento di diverse figure professionali, il momento curativo a quello riabilitativo al fine di garantire il recupero e il mantenimento dell’autonomia della persona.

Altro scopo del Congresso Nazionale Amge è stato quello di fornire strumenti tecnico-professionali per una corretta presa in carico del paziente anziano puntando l’attenzione alle nuove strategie terapeutiche e nuovi modelli gestionali. Secondo il prof. Luigi Di Cioccio, Presidente Fondatore dell’Amge e Direttore Medico del San Raffaele di Cassino «è necessario valorizzare e rendere attiva la reale integrazione dell’Ospedale, inteso come singolo stabilimento, con il Territorio attraverso un Piano di Assistenza Individuale. In sostanza, si tratta di favorire il passaggio da un insieme di singole strutture a un sistema integrato in grado, attraverso il modello a rete che interessi anche le strutture territoriali di lungodegenza post-acuzie, riabilitazione, RSA e Case della Salute, di moltiplicare i punti di accesso per il cittadino anziano nella fase di riconoscimento del bisogno e di trattamento delle patologie più diffuse».

Dello stesso avviso il dottor Angelo Raffaele Madaio, presidente dell’Amge: «il nostro intento è promuovere una cultura multidisciplinare nei vari setting assistenziali al fine di favorire una collaborazione di quanti operano per la tutela specifica della persona anziana e che esercitano la loro attività nelle varie Discipline afferenti alle Scienze Gerontologiche e Geriatriche, ivi comprese le Scienze Farmaceutiche, operanti in ambito ospedaliero e territoriale, quali testimoni della vera arte e scienza al servizio dell’anziano sano e malato, respingendo ogni forma di ageismo».