News > “GeroScience Publication Award Honorable Mention” al Prof. Vecchio dell’IRCCS San Raffaele
“Analisi della complessità dell’attività EEG dei pazienti affetti da malattia di Parkinson mediante approssimazione” è il titolo dello studio per cui American Aging Association e la rivista internazionale Geroscience hanno conferito il premio per la miglior ricerca originale al Prof. Fabrizio Vecchio, Responsabile del Laboratorio di Brain Connectivity dell’IRCCS San Raffaele. Il paper è stato pubblicato nel 2022 e realizzato sotto la supervisione del Prof. Paolo Maria Rossini, Responsabile del Dipartimento di Neuroscienze dell’IRCCS San Raffaele, e il team del Laboratorio di Brain Connectivity composto dalle ricercatrici Chiara Pappalettera e Francesca Miraglia.
“Lo studio” – spiega il Prof. Vecchio – “esplora le differenze nell’attività cerebrale tra pazienti con malattia di Parkinson e sani, valutando la complessità dei segnali elettroencefalografici (EEG) mediante l’analisi dell’entropia. Questa permette di quantificare il livello di informazione, incertezza o graduale tendenza al disordine del sistema dinamico cerebrale. Su 28 EEG a riposo di cui 13 pazienti con malattia di Parkinson e 15 soggetti anziani sani, i ricercatori hanno esaminato dieci regioni cerebrali (frontale, centrale, parietale, occipitale, temporale) per ciascun emisfero”. I risultati “hanno evidenziato che i pazienti con il morbo di Parkinson presentano valori di entropia significativamente più alti rispetto alle persone sane. Questo suggerisce una notevole alterazione nella complessità del cervello e una ridotta organizzazione cerebrale. L’elevata entropia nei pazienti con Parkinson potrebbe indicare una ridotta organizzazione e un flusso di informazioni compromesso a causa di alterazioni nel funzionamento della corteccia cerebrale”. L’importanza di questi risultati “potrebbe essere fondamentale per la diagnosi, il monitoraggio della progressione della malattia e la personalizzazione dei programmi di riabilitazione”.
Infine, il Prof. Vecchio ha sottolineato il rilievo di questo riconoscimento internazionale che “evidenzia l’importanza della ricerca del nostro team che contribuisce significativamente alla comprensione della malattia di Parkinson e alla ricerca sull’invecchiamento”.