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Giornata Mondiale del Parkinson, quando l’informazione può fare la differenza

11 Aprile 2014

SRParkinson, la rubrica social del San Raffaele nel mese in cui si celebra la giornata mondiale

259 anni fa nasceva James Parkinson, l’uomo che per primo descrisse i sintomi della malattia di Parkinson, il primo a definirla una “shaking palsy”, ovvero una “paralisi agitante”, caratterizzata da tremore, lentezza nei movimenti, perdita di forza muscolare.

Oggi, in memoria della nascita del suo “scopritore”, si celebra la Giornata Mondiale del Parkinson, per creare una maggiore consapevolezza su quello che si configura come un vero e proprio problema sociale e sugli effetti che questa malattia provoca non solo sui pazienti ma anche sulle loro famiglie.

In Italia il Parkinson colpisce circa 300 mila soggetti, 6 mila persone ogni anno e in un caso su quattro il suo esordio avviene prima dei 50 anni. «Per questo è fondamentale, in una giornata così importante, puntare i riflettori di tutto il mondo sulla patologia», sottolinea il Prof. Fabrizio Stocchi, responsabile del Centro per la cura e la diagnosi del Parkinson dell’IRCCS San Raffaele Pisana. «Perché il riconoscimento dei sintomi premonitori, l’intervento precoce, insieme ai progressi raggiunti dalla ricerca scientifica, possono rappresentare un’arma in più nella lotta contro il Parkinson».

In quest’ottica, il San Raffaele ha voluto dedicare alla patologia l’intero mese di aprile, inaugurando SR Parkinson, la prima rubrica “social” dedicata al Parkinson. Per l’occasione la pagina Facebook del San Raffaele è diventata un libro aperto per tutti coloro che desiderano avere informazioni e chiarimenti sulla malattia di Parkinson: scrivendo a redazionesr@sanraffaele.it è infatti possibile rivolgere le proprie domande all’équipe del Centro per la cura e la diagnosi del Parkinson, coordinata dal Prof. Stocchi. Le risposte verranno pubblicate sulla pagina Facebook del San Raffaele ogni lunedì e giovedì del mese.