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“Giovane Ricercatore 2023”: alla Dott.ssa Pappalettera dell’IRCCS San Raffaele il premio della Società Italiana di Neurofisiologia Clinica

30 Maggio 2023

Il premio “Giovane Ricercatore 2023” della Società Italiana di Neurofisiologia Clinica (SINC) è stato assegnato alla Dott.ssa Chiara Pappalettera, giovane ricercatrice e dottoranda del Dipartimento di Neuroscienze e Neuroriabilitazione del laboratorio di Brain Connectivity dell’IRCCS San Raffaele, diretti rispettivamente dal Prof. Paolo Maria Rossini e dal Prof. Fabrizio Vecchio. Il prestigioso riconoscimento, in relazione allo studio “Approximate entropy analysis across electroencephalographic rhythmic frequency bands during physiologicalaging of human brain”, le è stato consegnato durante la cerimonia di inaugurazione del 67° Congresso SINC, che si è tenuta a Bergamo dal 17 al 20 Maggio 2023.

 

Lo studio, pubblicato sulla rivista “Geroscience”, è finalizzato a comprendere come cambia il cervello durante l’invecchiamento fisiologico esplorando un parametro chiamato “entropia”, estratto direttamente dai segnali elettroencefalografici. “L’entropia è un concetto utilizzato nel contesto dello studio dei sistemi complessi, compreso il cervello umano. È una misura della quantità di disordine presente in un sistema, o del grado di casualità o incertezza associato a un dato insieme di dati” spiega la Dott.ssa Pappalettera che ha presentato la sua ricerca intervenendo durante la cerimonia. “Sono state condotte registrazioni elettroencefalografiche su 161 volontari (72 giovani e 89 anziani) calcolando l’entropia sull’intero tracciato EEG e sulle sue bande di oscillazione (delta, theta, alfa 1, alfa 2, beta 1, beta 2, gamma). I risultati dello studio hanno mostrato che gli anziani avevano valori di entropia più elevati nei ritmi lenti (delta, theta), che sono associabili alle fasi di rilassamento, sonno e meditazione. D’altro canto, i valori entropici associati ai ritmi veloci come: il pensiero attivo, la risoluzione dei problemi e la creatività, sono risultati più elevati nei volontari più giovani (beta 2, gamma). Questa alterazione dell’entropia potrebbe rappresentare un biomarcatore dell’invecchiamento cerebrale, compreso quello cognitivo, aprendo la strada a studi futuri per l’identificazione precoce di malattie neurodegenerative” prosegue.

 

Tanta la soddisfazione nelle parole della Dott.ssa Pappalettera che a margine della premiazione ha dichiarato “è un importante riconoscimento del lavoro svolto e delle potenzialità del nostro team di ricerca. Ci auguriamo che il nostro lavoro possa contribuire al progresso delle neuroscienze e al miglioramento della diagnostica e dei trattamenti delle malattie neurodegenerative”.