News > Giuseppe Rosano, IRCCS San Raffaele:È ormai assodato che l’obesià e i contraccettivi aumentano il rischio di trombosi”
Lo studio scientifico pubblicato su ESC HEART FAILURE JOURNAL
Lo studio scientifico “Obesity and contraceptive use: impact on cardiovascular risk”, pubblicato su ESC Heart Failure Journal dimostra che le donne obese che fanno uso di contraccettivi orali contenenti estrogeni e progestinici hanno un rischio 24 volte maggiore di tromboembolismo venoso (TEV) rispetto alle donne normopeso che non utilizzano questi farmaci.
“È ormai assodato che l’obesità e i contraccettivi contenenti estrogeni e progestinici sono fattori di rischio per il TEV. Nonostante ciò, le donne obese continuano a ricevere questi farmaci”, afferma il Prof. Giuseppe Rosano, Responsabile della Ricerca preclinica e traslazionale dell’area cardiovascolare dell’IRCCS San Raffaele e primo nome dello studio.
“L’evidenza scientifica indica che l’obesità e i contraccettivi orali combinati hanno un effetto sinergico sul rischio di TEV e questo dovrebbe essere considerato nelle decisioni di prescrizione. I pro-dotti a base di solo progestinico, comprese le pillole, i dispositivi intrauterini o gli impianti, sono un’alternativa più sicura alla pillola combinata nelle donne in sovrappeso”, prosegue lo scienziato.
Il rischio di TEV aumenta progressivamente con l’indice di massa corporea (BMI) e nelle donne obe-se è più che doppio rispetto alle donne normopeso. L’obesità ha l’impatto più sostanziale sulle donne con TEV di età inferiore ai 40 anni. “Il rischio, spiega Rosano è particolarmente elevato nelle donne obese sotto i 40 anni, poiché è a questa età che molte cercano la contraccezione”.
I contraccettivi orali combinati sono associati a un’elevata probabilità di TEV: chi li usa ha una pro-babilità da 3 a 7 volte superiore rispetto a chi non li usa. Al contrario, i prodotti a base di solo proge-stinico non sono associati a un aumento del rischio di TEV.
La combinazione di sovrappeso/obesità e uso di contraccettivi orali combinati, potenzia la probabilità di coaguli di sangue nelle donne in età riproduttiva. “Le donne obese che assumono contraccettivi sono vulnerabili al TEV e dovrebbero adottare misure per limitare gli altri fattori predisponenti alle malattie cardiovascolari, ad esempio smettendo di fumare e aumentando i livelli di attività fisica”, conclude il cardiologo.