News > Gli amministratori della sanità abruzzese si impegnano a potenziare la riabilitazione
“È necessaria una stretta collaborazione tra sanità pubblica e privata, per rispondere meglio alle esigenze riabilitative dei pazienti utilizzando le strutture private e i loro mezzi, ottenendo così una maggiore efficienza a costi decisamente minori e una sensibile crescita occupazionale sul territorio della Val Peligna”. Questo il primo importante commento espresso da Lamberto Quarta – Segreterio Generale della Presidenza Regionale dell’Abruzzo – intervenuto in rappresentanza di Ottaviano Del Turco al convegno sull’Atassia organizzato venerdì da Tosinvest Sanità, San Raffaele Sulmona e AISA (Asso-ciazione Italiana per la lotta alle Sindromi Atassiche) presso il San Raffale Sulmona. L’evento ha dunque attirato l’attenzione degli amministratori sanitari della Regione Abruzzo sul tema della riabilitazione e sui notevoli risultati scientifici raggiunti dalla nostra struttura abruzzese. Come ha spiegato la prof.ssa Maria Antonietta Vannini nel suo suggestivo intervento “bisogna conoscere a fondo diverse discipline per poter riabilitare correttamente un paziente atassico: la patologia in sé, le problematiche medico-sanitarie e la biomeccanica. Questo perché la terapia non è standardizzata, ma è il risultato di un’attenta analisi che miri ad individuare i processi compensativi al problema motorio. Il tutto per migliorare la qualità della vita del paziente”.
Di qui la necessità di creare un Centro Speciale per questa Patologia. Alla luce delle conclusioni del convegno, il dott. Giorgio Felzani, responsabile medico del San Raffaele Sulmona, ha inoltre sottolineato che “l’impegno concreto sarà quello di continuare il nostro percorso scientifico, da una parte con la convinzione che grazie gli strumenti di cui disponiamo sarà possibile ottenere sempre i migliori risultati nella costruzione dei percorsi riabilitativi, e dall’altra per ottenere nuove conoscenze sempre più oggettive e utili a capire i limiti ma soprattutto gli obiettivi concreti nella riabilitazione del paziente atassico”.