News > Gli organizzatori del corso: “Una pratica motoria adatta a tutti”
La traduzione di Brain Gym è “ginnastica per il cervello”. Ma come possiamo allenare i nostri neuroni o meglio: in cosa consiste esattamente questa tecnica? Ne parliamo con M. Paola Casali e Paolo Salvi, che hanno tenuto il corso di formazione per gli operatori di Villa Buon Respiro.
Che cos’è la Brain Gym?
Brain Gym o “ginnastica del cervello” è quindi una pratica motoria specificatamente pensata per stimolare il processo di apprendimento. Si tratta di una serie di movimenti, da praticarsi singolarmente o da coordinare in sequenza, che consentono di attivare il processo di integrazione degli organi di senso e delle aree cerebrali (emisferi destro e sinistro, area corticale-limbica-rettile) per un apprendimento più fluido e globale sia cognitivo che motorio.
Dove e quando è nata questa pratica neuromotoria?
Nasce attorno agli anni ’70 dagli studi del dr. Paul Dennison, psicopedagogista ricercatore nell’ambito dell’educazione e del movimento e fondatore della Kinesiologia Educativa. Brain Gym è stato riconosciuta nell’anno 1991 dalla National Learning Foundation come uno degli approcci migliori al training dell’apprendimento in senso lato. In italiano si possono trovare diversi approfondimenti nel sito www.percorsidibraingym.it . Recenti ricerche segnalano che anche in età adulta si sviluppano ogni giorno migliaia di nuove cellule nervose nell’ippocampo, un’area strettamente legata alla memoria spaziale e associativa e influenzata dal movimento. Questi dati si collegano a numerosissimi altri studi che mettono in relazione l’attività fisica con il successo accademico, che analizzano il rapporto tra il movimento e il miglioramento delle relazioni adolescenziali ed evidenziano gli stimoli motori fondamentali per sollecitare la plasticità neurale. E’ stato ad esempio registrato il caso di una paziente molto giovane completamente paralizzata a seguito dell’asportazione dell’intero emisfero destro, ma con tronco e sistema limbico ancora integri, che attraverso una costante stimolazione motoria ha potuto recuperare tutte le competenze funzionali, linguistiche e intellettive.
Esistono delle affinità tra questa pratica e i giochi enigmistici?
“Il movimento è la porta dell’apprendimento” dice Paul Dennison. Mente, corpo ed emozioni sono un tutto unico e il cervello funziona nella misura in cui tutto il corpo viene tenuto attivo. Per muovere il cervello bisogna muovere il corpo.
Quali sono gli effetti della Brain Gym?
In particolare: essa stimola in modo naturale il nostro sistema neurolinfatico, neurovascolare ed energetico riequilibrando l’organismo nel suo complesso; riattiva con rapidità i collegamenti cerebrali, gli organi di senso e l’apparato muscolare; rimette l’individuo in contatto diretto e immediato con le proprie capacità; aiuta a scoprire e riprendere confidenza con le proprie inclinazioni naturali; aiuta a leggere le proprie difficoltà e a trasformarle in chiave positiva, permettendo a ragazzi e adulti di viverle come segnali di crescita e mutamento invece che elemento di frustrazione.
Una volta acquisiti i fondamenti all’interno dei corsi di formazione o in occasione di percorsi-vacanza mirati, le persone, compreso il significato e il metodo dell’attività, ormai sperimentata e scientificamente verificata da oltre 30 anni, possono autonomamente gestire questa proposta: bambini e adulti, quando percepiscono il benessere collegato ad alcuni di questi esercizi, li ripetono autonomamente e li assorbono nel loro agire quotidiano. In generale, le persone che la praticano – in qualsiasi spazio e con qualsiasi tipo di abbigliamento, a tutte le età e condizioni psicofisiche – segnalano l’ottimizzazione delle proprie capacità nei gesti della vita quotidiana, il miglioramento immediato della vista e dell’udito, maggiore scioltezza delle articolazioni, potenziamento della memoria e dell’attenzione.
Per quali pazienti è indicata questa pratica?
Assolutamente per tutti, perché – a partire dallo stato di ogni persona – riequilibra i disagi collegati a stress, paura, scarsa stima di sé, senso di frustrazione, che accompagnano i nostri insuccessi (nella relazione con gli altri, nel muoverci, nell’apprendere nuovi schemi cognitivi, motori, linguistici, comportamentali…); riattiva occhi e orecchie, senso dell’equilibrio, capacità di coordinamento motorio; ricostruisce la tridimensionalità del nostro schema corporeo (destra-sinistra, alto-basso, davanti-dietro); restituisce la percezione di “potercela fare”. Nelle comunità facilità la gestione del gruppo attraverso la condivisione di un’esperienza piacevole attivante; in famiglia diventa una sana pratica quotidiana; a livello individuale aiuta a mantenere un costante livello di energia ed efficienza.
Esistono dei dati sulla sua efficacia terapeutica?
Brain Gym è essenzialmente una pratica educativa (e terapeutica in quanto tale!) ed è un ottimo strumento di supporto e facilitazione per altri tipi di intervento specifici. La Educational Kinesiology Foundation di Ventura (California) promuove da decenni ricerche sul campo (riportate in inglese sul sito ufficiale www.braingym.org) e cura la pubblicazione di testimonianze legate ai successi di Brain Gym nei settori più svariati, dalla dislessia all’autismo, dall’iperattività al Parkinson, dai bambini di 2-3 anni ad anziani di oltre 80. Gli Operatori e i Consulenti di Brain Gym hanno un lungo percorso formativo alle spalle e sottoscrivono un Codice Deontologico che prevede il rispetto della persona e dei suoi ritmi di apprendimento e cambiamento, sostenendo il suo sviluppo individuale e orientandola al medico di fiducia o a figure specialistiche ogni volta che se ne individui la necessità.