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Grazie al Day Hospital migliorato il trattamento delle patologie neurodegenerative

6 Settembre 2005

Dai più autorevoli specialisti di organizzazione sanitaria il Day Hospital è stato definito come la forma di assistenza del futuro. Ne abbiamo parlato con il professor Salvatore Giaquinto, che da ormai da otto mesi gestisce a pieno regime il nuovo Day Hospital dell’IRCCS San Raffaele: “In effetti”, spiega il direttore del dipartimento di Scienze Neuorologiche Motorie e Sensoriali, “grazie al DH, l’offerta sanitaria per molte malattie neurologiche (morbo di Parkinson, patologie neurovegetative, postumi da ictus e traumi cranici) è stata rivoluzionata. Ora in uno stesso centro e con lo stesso personale sono disponibili interventi sia di diagnosi che di terapia. Prima, invece, i protocolli tradizionali imponevano il ricovero nella fase di diagnosi ma la necessità di liberare letti non permetteva un adeguato trattamento riabilitativo per i non acuti. I vantaggi non finiscono qui: il DH consente spesso diagnosi più raffinate (la persona viene osservata in tempo più lungo ) e in più  offre al paziente la possibilità di vivere nel proprio ambiente mantenedo abitudini e relazioni sociali.

Com’è organizzato il DH neurologico dell’IRCCS?

“Esso segue una gamma di utenza sempre più vasta. Per ciascun paziente viene pensato un percorso e un programma individuale. Dunque, secondo la gravità, l’accesso può essere giornaliero o due volte la settimana. Ogni accesso prevede tre ore di trattamento, differenziato secondo lo specifico problema individuale. L’ambiente dove si svolge il trattamento (l’Arca in via della Pisana) è particolarmente accogliente, con ampio parcheggio, ascensore per disabili e con barrire architettoniche ridotte al minimo. Sono inoltre utilizzate le più avanzate tecnologie informatiche per la realizzazione di apparecchi di terapia cognitiva specificamente disegnati dalla stessa struttura”.

Ci può fare un esempio?

“Prendiamo una persona colpita da ictus nell’emisfero sinistro e che presenta emiplegia e disturbi del linguaggio e della parola. Per questopaziente il programma di riabilitazione prevederà la fisioterapia, la riabilitazione del linguaggio e anche la terapia occupazionale per migliorare le attività della vita quotidiana”. Che tipi di strumenti terapeutici sono utilizzati? “Tutti quelli a disposizione della scienza riabilitativa: dalla terapia strumentale fisica, alla laser, dalla TENS, alla ionoforesi, agli ultrasuoni, e alla ginnastica posturale”. Presso il Day Hospital dell’IRCCS San Raffaele si trova anche il Centro di eccellenza per le Malattie Neurodegenerative, che si avvale della collaborazione con la Fondazione Mondino di Pavia e con i Laboratori di Neurogentica de “La Sapienza”