News > Heart Failure 2021: il Congresso Europeo dedicato allo scompenso cardiaco
Tra i Responsabili del programma scientifico anche il Prof. Volterrani
Si è tenuto a Firenze, dal 29 giugno al 1 luglio, il Congresso Europeo Heart Failure 2021 (HF20201), l’evento dedicato allo scompenso cardiaco, organizzato ogni anno dall’Heart Failure Association dell’European Society of Cardiology, al fine di promuovere conoscenza e ricerca nel campo non solo dello scompenso cardiaco ma anche della cardiologia in generale. Il meeting, che ha visto la partecipazione di più di 8000 persone in modalità virtuale, è stato l’occasione per fare il punto sui progressi compiuti nella comprensione e gestione di questa patologia ad alto costo sociale ed economico.
Responsabili del programma scientifico dell’HF2021, il Prof. Maurizio Volterrani, Direttore del Dipartimento di Scienze Cardiologiche e Respiratorie dell’IRCCS San Raffaele Roma e il Prof. Massimo Francesco Piepoli, Direttore dell’Unità di Cardiologia all’ Ospedale “Guglielmo da Saliceto” di Piacenza, che insieme hanno coordinato incontri e dibattiti sui tantissimi temi trattatati dalla nuova edizione. Dai nuovi trattamenti all’associazione tra cancro e scompenso cardiaco e all’impatto della pandemia di COVID-19 sulle ospedalizzazioni per questa patologia, arrivando a toccare argomenti quali gli effetti delle basse temperature, la depressione, i disturbi del sonno e il declino cognitivo. Si sono messi finalmente i punti ai percorsi di trattamento personalizzati, per pazienti con scompenso cardiaco, basati sulla situazione contingente che tiene conto delle differenti comorbidità presenti e della fase della malattia. Da oggi infatti sarà possibile effettuare una terapia personalizzata, per ciascun paziente, ottenendo così risultati migliori.
“È stato un duro lavoro, ma grande è la soddisfazione per essere riusciti a preparare un congresso dove così tanti colleghi, da tutto il mondo, hanno potuto fruire di moltissime presentazioni che hanno esplorato le ultime novità terapeutiche e organizzative nel mondo dello scompenso cardiaco“, ha dichiarato il prof. Volterrani.
“Di sicuro la possibilità di presentare l’algoritmo farmacologico delle linee guida sulla terapia nello scompenso cardiaco ha attirato un’attenzione particolare sul congresso, contemporaneamente ai dati che derivano dai grandi trial sull’innovativo utilizzo delle glifozine nei pazienti con scompenso cardiaco. Si tratta di farmaci utilizzati nel diabete che hanno tuttavia mostrato di ridurre mortalità e ospedalizzazioni per scompenso cardiaco anche nei pazienti non diabetici“, ha concluso il prof. Piepoli.