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Home Safe Home: domotica al servizio del disabile

22 Novembre 2012

L’utilizzo dell’elettronica sia a scopo terapeutico che nei sistemi per il cosiddetto “living”

Anche in questo 57° Congresso SIGG le keywords sono “fragilità” e “assistenza”. Ed è nel segmento entro questi due vertici che tra gli oltre 300 poster e decine di interventi racchiusi dal contenitore milanese si ricava sempre maggiore spazio l’analisi dell’utilizzo dell’elettronica, definibile protesica, sia a scopo terapeutico che nei sistemi per il cosiddetto “living” che combinano firmware con hardware specifico.

 

Questi ultimi in particolare si possono rivelare alleati degli anziani che, afflitti da difficoltà motorie o visive, non desiderano rinunciare alle proprie amate mura e tra esse vogliono essere supportati dalla tecnologia a non correre rischi e a vivere meglio. Come possono allora transistor, bus dati e smart phone aiutare soggetti in età geriatria a muovere passi sicuri in casa? È vasto l’excursus sulle strade praticabili che sono numerose e fortemente personalizzabili: dall’isolamento e protezione automatica in caso di temporale, alla climatizzazione intelligente tarata sulle esigenze di salute degli abitanti; dal rilevamento di eventi come fughe di gas, allagamenti e incendi alla connessione remota a servizi di assistenza.

I caregiver possono anche avvalersi, privacy permettendo, di sistemi di vigilanza remota degli ambienti. Ma oltre all’impiantistica anche l’arredo e gli elettrodomestici si sono dotati di un’intelligenza al Silicio che controlla servomeccanismi di ausilio allo sforzo fisico, sistemi di prevenzione degli infortuni o di attivazione vocale che evita l’assunzione della posizione eretta. Il mercato offre decine di soluzioni e brand, per scegliere e orientarsi basta un pò di googling insieme al nipote ingegnere.

 

Il mercato risponde? Secondo Assodomotica il trend di crescita è del 30% per i prossimi anni e i 10mila impianti realizzati nel 2005 si decuplicheranno entro la fine del 2013.

Automazione quindi fa rima con protezione ma anche con agevolazione. Fiscale per la precisione. L’installazione e l’acquisto di prodotti domotici, nel caso di disabilità accertata (come da artt. 3 e 4 della L. 104/92) può godere di vantaggi fiscali dall’Iva ridotta al 4 per cento all’acquisto ai benefit Irpef a favore “degli interventi per la realizzazione di ogni strumento che, attraverso la comunicazione, la robotica e ogni altro mezzo di tecnologia più avanzata, sia idoneo a favorire la mobilità interna ed esterna all’abitazione per le persone portatrici di handicap” (DL 201/2011, DPR 917/86).

 

C’è da tirare un sospiro di sollievo anche sui consumi di energia grazie ai bonus appositi per disabili previsti dalla Deliberazione dell’Autorità per l’energia elettrica e il gas del 2/08/2012, n. 350/2012/r/eel.
Ma come inquadrare a livello normativo una casa intelligente per persone fragili? Le regole ormai si sono evolute, la CEI 64-8/VII Ed. 2012 p. 3 ha definito tre livelli nell’impiantistica delle abitazioni:

  • minimo
  • maggiore fruibilità
  • dotazioni ampie e innovative

Quest’ultimo è quello che fotografa perfettamente una domus per chi ha bisogno di aiuto elettronico, prevede infatti l’integrazione di almeno quattro funzioni tra: antintrusione; controllo carichi; gestione comando luci; gestione temperatura; gestione scenari; controllo remoto; sistema diffusione sonora; rilevazione incendio; sistema antiallagamento e rilevazione gas.

Allora, a ragion veduta, il padrone di una smart house può cambiare l’ultima vocale della frase sul tappetino di ingresso facendosi accogliere da un bel “salvo”.