• Notizie

I codici internazionali ICF per la valutazione della riabilitazione equestre

20 Ottobre 2014

Il corso della Dott.ssa Marinaro del Centro di Villa Buon Respiro

Integrazione come principio cardine, miglioramento dei rapporti interpersonali, reinserimento dei pazienti nel contesto sociale: questi gli obiettivi della riabilitazione equestre effettuata presso il Centro di Villa Buon Respiro.

Il cavallo come “strumento riabilitativo”, ma anche come protagonista di un percorso lungo e delicato che mira alla reintegrazione del disabile. Negli ultimi anni studi scientifici hanno valorizzato sempre più l’efficacia dell’ippoterapia e dell’onoterapia in centri specializzati come Villa Buon Respiro, attirando anche l’attenzione del mondo accademico.

Corso avanzato IAA (Interventi Assistiti con gli Animali): la dimensione individuale, l’équipe multidisciplinare, gli ambiti di applicazione e i modelli di lavoro”: questo il corso tenuto il 10 ottobre dalla Dott.ssa Paola Marinaro, psicologa della struttura viterbese, presso l’illustre Centro di referenza nazionale Interventi assistiti con gli animali dell’Istituto Zooprofilattico Sperimentale delle Venezie presso Padova.

«Partendo dall’enorme esperienza nell’ambito della riabilitazione equestre maturata presso Villa Buon Respiro», afferma la Dott.ssa Marinaro, «il corso ha affrontato gli aspetti relativi all’integrazione delle competenze specifiche riabilitative con quelle terapeutiche ed educative per l’attuazione del piano di intervento assistito con gli animali per persone disabili, secondo i criteri dell’ICF (Classificazione Internazionale del Funzionamento, della disabilità e della salute)».

I codici ICF consistono in un manuale di classificazione suddiviso in aree di difficoltà che permettono di “fotografare” una persona mostrandone le varie funzioni, incluse quelle psicologiche e relazionali. A essere classificati infatti, secondo un modello bio-psico-sociale, sono anche aspetti come l’integrazione sociale, le funzioni intellettive ed emozionali e i fattori ambientali

L’utilizzo dei criteri ICF», continua, «ha reso possibile pensare alla confrontabilità e replicabilità dei risultati. Sono stati scelti i codici che per noi meglio traducevano i punti essenziali da valutare nelle diverse aree di intervento. Infatti la particolare tipologia di pazienti, adulti con disabilità intellettiva, e conseguentemente il metodo operativo usato nel nostro centro, investono una serie di aspetti non esclusivamente tradizionali».

A Villa Buon Respiro i codici ICF fanno parte della cartella clinica del paziente da oltre 10 anni. «Grazie a questa metodologia», conclude Marinaro, «è stato osservato un miglioramento generale dell’autonomia e dell’integrazione sociale di soggetti con disabilità mentale sottoposti a ippo e ono-terapia».