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“I disturbi dell’umore nelle patologie neurodegenerative”: al San Raffaele il corso su Parkinson e Alzheimer introdotto dal Prof. Anthony Schapira dell’Institute of Neurology London

12 Novembre 2018

Responsabile Scientifico del meeting il Prof. Fabrizio Stocchi Dir. del Centro Parkinson dell’IRCCS San Raffaele Pisana  

“I disturbi dell’umore nelle patologie neurodegenerative” è il titolo del corso che si è tenuto il 6 novembre presso il San Raffaele di Roma. Un serrato confronto tra neurologi e psichiatri sul tema dei disturbi psichici che accompagnano le due principali malattie neurodegenerative del secolo, Parkinson e Alzheimer. Ad aprire l’evento, con un focus sulle recenti acquisizioni fisiopatologiche in relazione alla malattia di Parkinson, il ricercatore di fama mondiale Prof. Anthony Schapira dell’Institute of Neurology London, tra i massimi studiosi delle anomalie cellulari associate alla mutazione del gene GBA1 proprio nella malattia.

«Le alterazioni dell’umore nei pazienti affetti dalle patologie prese in considerazione non sono da spiegarsi nei termini di una reazione psicologica alla disabilità che ne consegue»,  ha spiegato il Prof. Fabrizio Stocchi Dir. del Centro per la cura e la diagnosi del Parkinson dell’IRCCS San Raffaele Pisana e Responsabile Scientifico del meeting organizzato da MICOM con il contributo non condizionato di Lundbeck, «depressione, ansia, attacchi di panico, disturbi del sonno sono sintomi specifici delle malattie neurodegenerative che in taluni casi però precedono l’insorgere dei sintomi motori e se intercettati possono essere considerati dei campanelli d’allarme».

 

La malattia di Parkinson nello specifico viene oggi inquadrata come disturbo neuropsichiatrico in cui numerose modificazioni cognitive, affettive e comportamentali si associano ai caratteristici sintomi motori di rigidità, bradicinesia, tremore, influenzando in maniera determinante la qualità di vita del paziente stesso ed della famiglia. Di questo e degli aspetti clinici dei disturbi dell’umore, del trattamento psichiatrico e neurologico e delle nuove terapie farmacologiche per contrastarli si è ampiamente discusso nel corso dell’evento.