News > I rischi del caldo e le regole per un’estate sicura
Affrontare il caldo estivo senza prendere le dovute precauzioni può avere conseguenze molto gravi, soprattutto per le fasce più vulnerabili della popolazione. Per questo, ogni anno, il Ministero della Salute vara un apposito Programma Nazionale di Prevenzione volto a fornire ai cittadini gli strumenti e le informazioni necessarie per difendersi dal caldo.
Con il programma “Estate Sicura 2013”, il Ministero mette infatti a disposizione sul sito istituzionale un’apposita sezione dedicata al tema e rivolta ai cittadini, agli operatori sanitari e ai soggetti istituzionali. Per tenersi quotidianamente aggiornati si può fare riferimento al Sistema di Allarme, operativo dal 1 giugno al 15 settembre, che fornisce un bollettino delle ondate di calore e segnala le condizioni di emergenza tramite una scala che va dal livello “zero” (assenza di rischio) al livello “tre” (condizioni ad elevato rischio che persistono per 3 o più giorni consecutivi).
Per condurre un’estate sicura al riparo dai rischi del caldo è bene seguire alcune semplici regole comportamentali:
Quando ci si espone troppo a lungo alle elevate temperature il disturbo più comune, e anche più grave, è il cosiddetto colpo di calore. Per evitare conseguenze deleterie, è necessario sapere:
I soggetti più deboli durante le ondate di calore sono le persone che presentano alcuni fattori di rischio che potrebbero determinare una limitata capacità di termoregolazione fisiologica o una ridotta possibilità di mettere in atto comportamenti protettivi, ovvero:
Un gruppo particolarmente fragile, a causa dell’età media molto avanzata, della rilevante perdita di autonomia e della presenza di più patologie, è costituito dagli ospiti più anziani degli istituti e delle strutture residenziali. I responsabili e gli operatori di queste strutture, con l’incedere della stagione estiva, sono infatti tenuti a intensificare i controlli clinici ed effettuare alcuni interventi preventivi per verificare l’idoneità degli ambienti.
In particolare, è opportuno: verificare la possibilità di oscurare le finestre in tutte le camere degli ospiti; identificare quali stanze sono più facili da mantenere fresche per rivedere, eventualmente, la distribuzione degli ospiti; controllare il corretto funzionamento dell’impianto di climatizzazione; installare termometri nei luoghi dove gli ospiti soggiornano più a lungo. Altrettanto importante la dimensione organizzativa: la struttura dovrebbe definire un protocollo scritto da attivare in caso di segnalazione dello stato di allerta termico, che preveda ad esempio la sensibilizzazione del personale in servizio, la riorganizzazione dei turni di lavoro, l’eventuale richiamo del personale in ferie e la collaborazione con i familiari degli ospiti, identificando un referente interno per il coordinamento delle operazioni. In previsione di un’ondata di calore è indispensabile infine individuare i soggetti più a rischio, monitorarne costantemente lo stato di idratazione e far verificare che il vestiario disponibile sia adeguato per l’estate.