• Notizie

Il 2010 del Consorzio San Raffaele. Assistenza, ricerca e innovazione.

30 Dicembre 2010
Undici RSA (Residenze Sanitarie Assistenziali), oramai punto di riferimento importante della sanità territoriale delle ASL ove insistono (FG, BAT, BA, TA, BR, LE). Seicentoventidue posti letto per patologie cronico-degenarative non più assistibili a domicilio, dieci nuclei residenziali dedicati all’assistenza ai malati di Alzheimer e sei centri diurni per la gestione delle demenze di tipo lieve e moderato. Oltre novecento pazienti con un’età media di 77 anni ospitati nel corso del 2010 in regime di ricovero ordinario. Significative convenzioni stipulate. Tra le più prestigiose quella siglata con il Politecnico di Bari, maggiore polo scientifico universitario del Mezzogiorno. L’attivazione di un call center Alzheimer gratuito, 800-494949, presidiato da un’èquipe di specialisti esperti della malattia che indirizzano gli utenti verso i servizi territoriali insistenti nelle diverse aree regionali, fornendo informazioni dettagliate sulla patologia e sostegno psicologico ai caregiver. Il completamento dello switch off alla Cartella Clinica informatizzata per l’immediata identificazione del paziente e dei medicinali e la sicurezza delle informazioni. Questa è la fotografia del Consorzio San Raffaele scattata a dicembre 2010. «I gruppi diagnostici maggiormente rappresentati» afferma il Coordinatore Sanitario, Prof. Luigi Addante, «sono stati in ordine di frequenza decrescente: malattie del sistema nervoso e mentali (31%), malattie del sistema cardiocircolatorio (30%), malattie dell’apparato muscoloscheletrico e del tessuto connettivo (24%), malattie dell’apparato respiratorio (15%)». «Le patologie più frequenti», sottolinea Addante, sono le demenze (24%), l’ictus (15%), la malattia di Parkinson (14%), le fratture di femore (12%), la BPCO (10%) e la insufficienza respiratoria (5%). La Complessità Assistenziale dei pazienti ricoverati presso le RSA del Consorzio San Raffaele è risultata molto alta anche in virtù della significativa presenza di pazienti in stato vegetativo o di minima coscienza portatori di tracheotomia a permanenza che rappresentano in media il 6.5% degli ospiti delle RSA del Consorzio con un picco del 16.7% nella RSA barese di Modugno. A questo proposito siamo in attesa di discutere con l’Assessorato il riconoscimento di posti letto dedicati a tale tipologia di pazienti con l’adozione di uno specifico modello organizzativo». Proprio uno studio condotto dal Consorzio in collaborazione con l’Università di Bari dal titolo “Accesso diretto agli stimoli in persone con lesioni cerebrali acquisite e disabilità tramite tecnologia microswitch” è stato di recente pubblicato su una acclarata rivista scientifica internazionale. «Un anno di intensa attività assistenziale», spiega il Vice Presidente, Alberto Bertolini, «supportata da una mirata e articolata attività di ricerca che ci ha visti, da una parte, protagonisti con la discussione di ben diciassette lavori scientifici al 55° Congresso Nazionale della SIGG (Società Italiana di Gerontologia e Geriatria) svoltosi a Firenze agli inizi di dicembre, dall’altra, vincitori di un prestigioso premio per la produzione di una tesi di laurea in ingegneria elettronica dal titolo “Tecniche di radiolocalizzazione indoor in ambito sanitario”». La tesi, prodotta nell’ambito della convenzione stipulata tra il Consorzio ed il Politecnico barese, ha avuto come oggetto lo studio dei sistemi elettronici di riconoscimento della posizione degli ospiti all’interno dei presidi. Tali sistemi di monitoraggio consentono di mettere preventivamente in allarme il personale medico infermieristico quando un paziente, affetto da demenza, accede in aree critiche (corridoi di uscita, depositi di materiali pericolosi, ecc.) alleggerendo anche da incarichi di sorveglianza meramente visiva che incidono sul carico di lavoro. «Il lavoro di tesi» sottolinea Bertolini, «unito al tirocinio formativo esperito presso l’RSA San Raffaele di Modugno, è consistito in un excursus tra tutte le tecnologie disponibili a livello mondiale per la localizzazione indoor tra le quali sono state oggetto di valutazione le più congrue, in senso sia tecnico che economico, per un eventuale e prossimo utilizzo in via sperimentale del dispositivo presso tutte le RSA del Consorzio San Raffaele». «Un anno di impegno e di sfide. Alcune ancore da fronteggiare, altre già vinte grazie al lavoro sinergico fatto con le ASL e le istituzioni di riferimento», conclude Bertolini, «con un unico solo obiettivo: aggiungere vita agli anni, non solo anni alla vita. Obiettivo per raggiungere il quale ancora di più ci impegneremo nel prossimo futuro cercando di garantire servizi sempre più di eccellenza nella consapevolezza che il viaggio verso l’eccellenza è un viaggio che non finisce mai».