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Il caffè decaffeinato previene le malattie cardiovascolari

10 Luglio 2009

L’assunzione di una tazzina di caffè, meglio ancora di due, puo’ migliorare funzionamento e salute delle cellule che rivestono internamente le arterie e da cui dipende l’insorgenza di molte malattie cardiovascolari.

Questa la conclusione emersa dallo studio di Silvio Buscemi, un ricercatore del Dipartimento di Medicina Interna e Malattie Cardiovascolari dell’Università di Palermo, pubblicato nei giorni scorsi sulla prestigiosa rivista European Journal of Clinical Nutrition.

La ricerca ha rivelato i “favorevoli effetti cardiovascolari” del caffe’ decaffeinato, effetti che appaiono dose-dipendenti. In pratica, ad un gruppo di soggetti sani sono state fatte assumere in due diverse occasioni una o due tazzine di caffe’ decaffeinato e nell’ora seguente sono state valutate le variazioni della funzione endoteliale. L’endotelio costituisce lo strato di rivestimento interno delle arterie ed un suo alterato funzionamento e’ alla base della malattia aterosclerotica e delle malattie cardiovascolari. Questa alterazione nota come disfunzione endoteliale si associa, tra l’altro, ad eventi quali infarto miocardico ed ictus. I ricercatori hanno rilevato che nell’ora successiva all’assunzione del caffe’ decaffeinato si osserva un significativo miglioramento (di circa il 25%) della funzione endoteliale, aumento che raggiunge il 45% circa dopo la concomitante assunzione di due tazzine di caffe’ espresso decaffeinato.

“Si tratta – affermano gli autori – di un sorprendente effetto favorevole sotto il profilo cardiovascolare che non era stato sino ad oggi evidenziato. Probabilmente e’ da riferire a sostanze contenute nel caffe’, solo in parte conosciute, ad azione antiossidante e la cui influenza nel normale caffe’ espresso e’ mascherata dalla concomitante azione della caffeina, sostanza che e’ dotata di effetti opposti e pertanto sfavorevoli”.

 

Fonte: Agi, Il Velino.