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Il Consorzio San Raffaele eccelle anche nel no-core

24 Marzo 2014

Ne discute a Milano nel corso di RSA Summit 2014

Anche il Consorzio San Raffaele tra i protagonisti quest’anno della terza edizione di RSA Summit, l’evento, unico in Italia, promosso ed organizzato dall’Istituto Internazionale di Ricerca che si terrà a Milano mercoledì 26 marzo presso Centro Congressi Humanitas. Sarà l’ing. Marco Bonerba, Resp. dell’Ufficio Tecnico del Consorzio, a rappresentare nel capoluogo meneghino le RSA del Gruppo San Raffaele. Interverrà infatti in ben 2 tavole rotonde di discussione ed approfondimento sui servizi tecnici e l’efficienza energetica nelle strutture socio-sanitarie, sulla digitalizzazione e de-materialializzazione dei dati sanitari ed il mobile health al servizio della cura degli anziani. E più in generale sul ruolo “no-core” di una direzione tecnica capace di coniugare il miglioramento della qualità dei servizi con la razionalizzazione dei costi nella gestione di una RSA. «La gestione delle RSA, che vede la sua sintesi nella performance sanitaria offerta al pubblico», spiega Marco Bonerba, «si appoggia per una parte non indifferente ai servizi cosiddetti no core. Si tratta di quei rami di operatività non puramente assistenziali ma fondamentali perché la prestazione medico/infermieristica possa essere espletata al top. Dunque management della ristorazione, manutenzione, logistica del farmaco, lavanderia, arredo. Chi opera in questi settori lo fa all’ombra ma consapevole dell’importanza cardinale del ruolo svolto». Il Consorzio San Raffaele è ben consapevole di ciò, dunque vede nella gestione di quelle in letteratura definite facilities un ambito organizzativo ad alto valore aggiunto. «Attualmente presso le nostre RSA in Puglia» continua l’ingegnere, «vige un sistema che con una base cloud e con una informazione condivisa gestisce perfettamente acquisti e flusso autorizzativo della manutenzione. Da anni il Consorzio si confronta con l’implementazione della cartella informatizzata, presenta metodi all’avanguardia nella gestione della sanificazione delle acque e sperimenta sempre nuovi e moderni modelli organizzativi. Senza mai perdere di vista il budget ed ottenendo economie notevoli ampiamente documentabili».