News > Il dottor Felzani: “Obiettivo del corso rendere gli operatori sensibili ai problemi della malnutrizione”
Si è svolto venerdì 19 dicembre presso il San Raffaele Sulmona il corso Ecm “Basi nutrizionali, metaboliche e riabilitative nel paziente ospedalizzato”, rivolto agli operatori della struttura e finalizzato a fornire a tutte le figure professionali coinvolte nella presa in carico dei pazienti gli strumenti necessari a conoscere e gestire i problemi del metabolismo. Ne parliamo con il Responsabile scientifico del corso, il dottor Giorgio Felzani, direttore sanitario della struttura.
Quali sono stati gli obiettivi del Corso “Basi nutrizionali, metaboliche e riabilitative nel paziente ospedalizzato”?
Il corso ha toccato tutti i punti delle problematiche della malnutrizione partendo dai processi metabolici fino alle implicazioni pratiche da applicarsi in corsia. Lo scopo è stato quello di rendere gli operatori sempre più sensibili a tale problematica al fine di raggiungere una sinergia dove sia sotto il profilo prescrittivo sia sotto quello applicativo il paziente possa essere seguito in questo che rappresenta il primo intervento terapeutico.
Quali sono i principali problemi della nutrizione nel paziente anziano ospedalizzato?
Forse il problema principale è quello che spesso non si prende in sufficiente considerazione l’aspetto nutrizionale. In ambienti riabilitativi, dove i periodi di degenza sono prolungati e dove la componente motoria è il cardine delle attività che si svolgono, una valutazione del dispendio energetico e del bilancio nutrizionale possono fare la differenza tra il raggiungimento di risultati ottimali ed insufficienti.
In termini medici, come può definirsi la malnutrizione?
Una delle tante definizioni recita che la malnutrizione è quello stato di alterazione funzionale e strutturale dell’organismo conseguente alle discrepanza tra fabbisogno ed introito di alimenti. La malnutrizione può dipendere in una certa percentuale di soggetti da cause organiche, ma è legata altresì, e spesso in misura alquanto maggiore, a fattori di ordine psicologico, sociale e culturale. La malnutrizione è presente in circa il 15% dei pazienti anziani che vengono visitati negli ambulatori, tra il 25 – 60 % dei pazienti ospitati negli istituti di riposo e tra il 35 – 60% dei pazienti ricoverati negli ospedali.
Quali sono i principali sintomi di malnutrizione nei pazienti anziani?
La sintomatologia principale è rappresentata dal notevole calo ponderale (25% del peso iniziale), una riduzione della massa muscolare e disidratazione. La cute sottile, anelastica, secca, pallida, sviluppo di piaghe da decubito, disorientamento e neuropatia periferica rappresentano ulteriori complicanze.
Come si può intervenire?
L’anziano in condizioni di malnutrizione va seguito attentamente, con un programma di monitoraggio e rivalutazione clinica molto stretti per prevenire l’insorgenza di complicanze e garantire una reale efficacia della terapia nutrizionale.
Quali consigli dare agli anziani che vivono soli per seguire una corretta alimentazione?
Il consiglio è quello di affidarsi a personale medico con competenze nutrizionali al fine di evitare errori alimentari che possono incidere significativamente sullo stato di salute.