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Il Ministro della salute Beatrice Lorenzin in visita all’IRCCS San Raffaele Pisana

31 Marzo 2016

«Impressionata dal livello della ricerca scientifica e dai ricercatori del San Raffaele, dico loro: mai perdere l’orgoglio e la forza di fare sempre meglio»

Questa mattina il Ministro della Salute Beatrice Lorenzin si è recata in visita ai laboratori dell’IRCCS San Raffaele Pisana di Roma. Ad accoglierla il personale medico-sanitario e i ricercatori del Gruppo, insieme a Enrico Garaci, Presidente del Comitato Tecnico Scientifico e Rettore dell’Università San Raffaele, il Presidente della San Raffaele SpA Carlo Trivelli, l’alto management aziendale e il Direttore Scientifico dell’Istituto Massimo Fini.

“Assistenza e Ricerca” sono il binomio grazie al quale il San Raffaele è riuscito negli anni ad affermarsi come una delle più importanti realtà del panorama sanitario nazionale. Durante la sua visita ai laboratori del San Raffaele Research Institute, il capo di Dicastero questa mattina ha potuto guardare con i propri occhi le attività di assistenza e ricerca scientifica condotte presso le strutture del gruppo San Raffaele. La Lorenzin ha conosciuto da vicino i ricercatori del gruppo e i più importanti progetti di ricerca scientifica qui in corso, attività che si avvalgono delle più avanzate strumentazioni tecnologiche e che spaziano dal campo biomedico a quello della bio-ingegneria, dal mondo della riabilitazione neurologica, respiratoria, cardiologica, neuromotoria e robotica al vasto e promettente network delle biobanche umane.

Una professione, quella del Ricercatore, che il Ministro ha definito come una vera e propria vocazione: «Sono rimasta davvero colpita dal livello della Ricerca scientifica e dai ricercatori del San Raffaele – ha dichiarato a margine – Una realtà di assoluto rilievo, come testimoniato dai tanti prestigiosi riconoscimenti ricevuti negli anni dai vostri studiosi. Dico loro: mai perdere l’orgoglio e la forza di fare sempre meglio».

«La Ricerca biomedica è il futuro, non solo per i pazienti ma anche per la nostra nazione. Una nazione ricca di conoscenza e dotata delle maggiori università in campo clinico a livello mondiale. E questa cosa ci viene riconosciuta non tanto dalle classifiche ma dal fatto che i nostri medici e ricercatori vengono chiamati dai maggiori centri del mondo. Il nostro compito è mantenere questo valore aggiunto poiché è un capitale di ricchezza immensa, sia per i pazienti che sono beneficiari di questa ricchezza che per il tessuto produttivo che può svilupparsi in un settore in cui possiamo davvero essere competitivi».

Ricerca scientifica, ma non solo. Poiché, parallelamente ad essa, al San Raffaele ogni giorno trovano cura e assistenza migliaia di pazienti. Persone per le quali la speranza di guarire rimane viva proprio grazie all’attività di reparti di primaria validità, come ad esempio il Centro per le Disabilità dello Sviluppo di via della Pisana, diretto dal Prof. Giorgio Albertini, di cui il Ministro stamattina ha conosciuto un piccolo spaccato entrando in contatto con alcuni pazienti in cura presso l’IRCCS San Raffaele.

Un insieme di storie fatto di tante fatiche ma anche di grandi successi, come quelli di Alex e Andrea. Storie di pazienti, arrivati piccoli e diventati grandi grazie alle cure ricevute. Storie di fatiche ma anche di successi, le loro, proprio come la Ricerca Scientifica, che pur nelle difficoltà – ne è convinta il Ministro – non deve «mai perdere l’orgoglio e la forza di fare sempre meglio».