News > Il premio “Top Downloaded Paper 2022” della rivista “International Journal of Molecular Science” alla pubblicazione di Leonardo Lupacchini dell’IRCCS San Raffaele
Al lavoro del Laboratorio di Neurobiologia Molecolare e Cellulare dell’IRCCS San Raffaele, guidato dal Dott. Leonardo Lupacchini, il premio “Top Downloaded Paper 2022” della rivista “International Journal of Molecular Science” per l’articolo dal titolo “Detection of Pathological Markers of Neurodegenerative Diseases following Microfluidic Direct Conversion of Patient Fibroblasts into Neurons” sulle nuove strategie per il rilevamento rapido di diversi marcatori patologici di malattie neurologiche e neurodegenerative.
La ricerca è frutto di una collaborazione tra Leonardo Lupacchini e Chiara De Dominicis, rispettivamente Responsabile e ricercatricedel Laboratorio di Neurobiologia Molecolare e Cellulare dell’IRCCS San Raffaele di Roma, con Cristiana Mollinari dell’Istituto di Farmacologia Traslazionale del CNR – Consiglio Nazionale delle Ricerche, coordinati da Daniela Merlo, Dirigente di Ricerca dell’Istituto Superiore di Sanità, sotto la supervisione del Prof. Enrico Garaci, Presidente del Comitato Tecnico Scientifico dell’IRCCS San Raffaele.
Le malattie neurodegenerative, come il morbo di Alzheimer e il morbo di Parkinson, vengono infatti diagnosticate clinicamente utilizzando test neuropsicologici e cognitivi, costosi approcci basati sulla neuroimaging (MRI e PET) e la puntura lombare, che si rivela invasiva e dispendiosa in termini di tempo e di personale per la raccolta di campioni di liquido cerebrospinale (CSF) e per il rilievo di biomarcatori. Il lavoro pubblicato punta a indagare “un approccio rapido, semplice ed economico per accedere più facilmente a fluidi e tessuti tramite la riprogrammazione chimica diretta dei fibroblasti, ottenuti dal prelievo di soli 3 mm di pelle, del paziente in neuroni (neuroni indotti chimicamente, ciN) come nuova strategia per il rilevamento rapido di diversi marcatori patologici di queste malattie. Sono state infatti scoperte caratteristiche specifiche delle cellule riprogrammate che le rendono un ottimo modello per l’approccio diagnostico nello studio di biomarcatori delle patologie neurodegenerative” spiega il Dott. Lupacchini. Inoltre, per la prima volta, è stato dimostrato che la tecnologia microfluidica, in combinazione con la riprogrammazione chimica, consente l’esame su chip dei processi patologici della malattia e può avere importanti applicazioni nella diagnosi. “Questo indica quindi che i neuroni chimicamente indotti su dispositivi microfluidici rappresentano uno strumento ad alto rendimento su piccola scala, non invasivo ed economico e possono essere utili per la scoperta di nuovi biomarcatori, studi sui meccanismi della malattia e progettazione di terapie personalizzate” prosegue.
‘’Questo premio non è però per noi un punto di arrivo, ma di partenza. Un riconoscimento indice del fatto che il lavoro svolto ha attratto l’attenzione di una grossa fetta della comunità scientifica. L’auspicio ora è che stuzzichi l’ingegno di molti colleghi e porti a un gran numero di citazioni e collaborazioni” spiega il Responsabile. “In fondo il fine ultimo di un ricercatore è quello che le proprie scoperte diventino il mezzo per portare innovazione, quindi che il nostro lavoro con lo sviluppo di un nuovo modello per lo studio delle neuroscienze porti ad approcci diagnostici, terapie e cure meno costosi e invasivi, per opporsi alla sempre maggiore insorgenza di patologie neurologiche e neurodegenerative’’ conclude.