• Notizie

Il Prof. Barbanti dell’IRCCS San Raffaele di Roma ritira il premio dell’European Headache Federation (EHF) per il  lavoro più citato dalla rivista scientifica Journal of Headache and Pain

17 Dicembre 2024

È firmato dal San Raffaele il lavoro scientifico recentemente premiato dalla European Headache Federation (EHF) come il paper più citato dalla rivista Journal of Headache and Pain, organo ufficiale della Federazione, nel biennio 2022-2023. “Fremanezumab nella prevenzione dell’emicrania episodica ad alta frequenza e cronica: uno studio multicentrico real-life di 12 settimane (The FRIEND study)” è il titolo della ricerca pubblicata nel 2022 e condotta sotto la supervisione del Prof. Piero Barbanti, Responsabile del Centro per la Diagnosi e Terapia delle Cefalee e del Dolore dell’IRCCS San Raffaele e docente dell’Università San Raffaele. Fondamentale il contributo di un team multidisciplinare composto da ricercatori di nove centri cefalee italiani, riuniti nel gruppo di lavoro FRIEND (Egeo G., Aurilia C., D’Onofrio F., Albanese M., Cetta I., Di Fiore P., Zucco M., Filippi M., Bono F., Altamura C., Proietti S., Bonassi S., Vernieri F.). 

“Il riconoscimento della European Headache Federation – spiega il Prof. Barbanti – non solo attesta l’originalità della nostra linea di ricerca, ma sottolinea l’impatto scientifico e clinico di questo studio. I risultati evidenziano come fremanezumab, già noto per la sua efficacia in studi randomizzati e controllati, dimostri un’efficacia superiore anche in condizioni real-life, offrendo ai pazienti affetti da emicrania episodica ad alta frequenza o cronica una riduzione significativa dei giorni di emicrania e cefalea”. 

Lo studio ha coinvolto 67 pazienti che hanno ricevuto almeno una dose del farmaco, con una significativa riduzione del numero medio di giorni di emicrania e cefalea e un miglioramento generale della qualità della vita. Un altro dato interessante emerso è la remissione da emicrania cronica a episodica in molti pazienti e una riduzione marcata dell’overuse di farmaci sintomatici. 

“Questi risultati – prosegue Barbanti – dimostrano che fremanezumab, oltre a essere efficace e ben tollerato, si adatta alla pratica clinica quotidiana, offrendo benefici concreti anche in una popolazione di pazienti non selezionata. È un progresso significativo nel trattamento di una patologia altamente invalidante come l’emicrania”.