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Il prof. Carlo Tomino dell’IRCCS San Raffaele tra i relatori del 63° Simposio Nazionale dell’AFI

6 Giugno 2024
prof. Carlo Tomino dell'IRCCS San Raffaele

Il prof. Carlo Tomino, farmacologo Responsabile del Clinical Trial Center dell’IRCCS San Raffaele e Presidente del CET Lazio 5, è intervenuto in qualità di relatore al 63° Simposio AFI – l’Associazione Farmaceutici Industria, il convegno che da oltre 60 anni coinvolge gli interlocutori del settore farmaceutico a livello internazionale per discutere di innovazione, ricerca e sostenibilità e che si svolge quest’anno dal 5 al 7 giugno al Palacongressi di Rimini.

Il futuro della ricerca e le sfide dell’industria della salute sono i temi su cui si concentra il Congresso Nazionale, nel corso del quale il prof. Tomino ha illustrato lo scenario dei Comitati etici in Italia riformati radicalmente nel corso del 2023. “Una riorganizzazione che ha indotto profondi cambiamenti, sia di sostanza che di metodo poiché la normativa comunitaria ha introdotto nuove procedure europee per valutare gli studi clinici interventistici con medicinali tramite il portale unico denominato CTIS (Clinical Trials Information System), associando sia un’analisi molto dettagliata del parere che dei tempi di risposta particolarmente rapidi” ha spiegato il professore.

“Le segreterie organizzative e la loro organizzazione sono quindi cruciali per il buon funzionamento di tutto l’apparato, sia valutativo che deliberativo. Abbiamo bisogno di risorse che devono essere formate verso gli studi clinici e le procedure regolatorie perché il tutto diventa sempre più complesso e veloce. Nuovi studi si affacciano nel panorama tradizionale e il CET deve essere pronto a dare le giuste risposte” ha proseguito Tomino.

In particolare “il nostro CET Lazio Area 5 – che ha sede e Segreteria Tecnico Scientifica presso gli IRCCS Istituti Fisioterapici Ospedalieri, tra cui l’IRCCS San Raffaele di Roma – sta lavorando particolarmente bene anche se la mole di lavoro è notevole” ha sottolineato il farmacologo. “Io sono Presidente di un CET in cui un gruppo di colleghi collabora continuamente e in modo altamente professionale alla valutazione degli studi clinici. Per questo riusciamo a garantire tempi di risposta particolarmente rapidi, specie se confrontati nello scenario nazionale. Inoltre, cosa di cui sono particolarmente orgoglioso, riusciamo a rispondere alle istanze di richiesta per ‘uso compassionevole’ nel giro di 24-48 ore. Lo dobbiamo fare per rispettare le esigenze dei medici richiedenti ma, soprattutto, per un dovere etico nei confronti dei pazienti” ha concluso.