News > Il prof. Piero Barbanti ospite della trasmissione “Geo & Geo”, in diretta su RAI3
Sono circa tre milioni gli italiani che soffrono di metereopatia. Si tratta di una vera e propria patologia, che colpisce il 5% della popolazione, dovuta a una spiccata sensibilità verso i cambiamenti climatici.
Ma quali sono le cause che si nascondono dietro la metereopatia? Ovvero, in che modo il nostro cervello è influenzato dal clima? Sono queste alcune delle domande a cui domani, nel corso della trasmissione Geo & Geo, darà risposta il prof. Piero Barbanti – responsabile del Centro per la diagnosi e la terapia delle Cefalee e del Dolore dell’IRCCS San Raffaele Pisana.
Il metereopatico è quell’individuo particolarmente sensibile (dal punto di vista fisico) ai bruschi cambiamenti metereologici e atmosferici. La sintomatologia meteoropatica ha una insorgenza acuta, una frequente anticipazione (nel senso che l’individuo interessato incomincia a soffrire prima che si realizzino i mutamenti climatici), e una rapida attenuazione con il cessare della condizione atmosferica scatenante. Irrequietezza, cefalea a grappolo, emicrania, disturbi del sonno sono alcune delle conseguenze di questa sindrome le cui cause precise sono ancora in gran parte da scoprire.
“Sono i soggetti con un sistema nervoso particolarmente “scattante”, cioè ipereccitabile (come ad esempio gli emicranici e gli ansiosi) ma anche le persone con particolari forma di intelligenza di tipo intuitivo o artistico ad essere più esposti alle influenze climatiche”, ci spiega il prof. Barbanti. “Paragonando i loro cervelli a dei motori potremmo avvicinarli ai potenti (ma delicati) bolidi di F1 ricchi di “centraline” elettroniche sensibili alle influenze esterne. Già in condizioni normali l’effetto psicologico della luce e del colore sul nostro cervello è di per sé enorme. Si pensi ad esempio alle sensazioni prodotte da un cielo nero o quasi viola, dal vento impetuoso o dal buio improvviso prima di un temporale.