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Il Professor Tolli: “Ecco come si svolgerà il convegno”

9 Dicembre 2008

Il 12 dicembre prende il via presso il San Raffaele Velletri il convegno Persone con esiti di grave cerebrolesione acquisita e “disabilità familiare”: la gestione della fase post-ospedaliera“. Ne parliamo con il Professor Valerio Stefano Tolli, Responsabile Scientifico dell’evento che, spiega, “dovrà dipanarsi attraverso una serie di relazioni, l’una propedeutica dell’altra e tutte propedeutiche di una Tavola Rotonda finale che verterà sull’ideazione di un Centro di Transizione (CdT)”.

Professore, come si aprirà il convegno?

La relazione di apertura tratterà il tema “La riabilitazione delle persone con grave cerebrolesione acquisita traumatica e non traumatica: epidemiologia e stato dell’arte in Italia” e avrà come compito la definizione delle caratteristiche principali delle persone con grave cerebrolesione acquisita di origine traumatica e di quelle dove la grave cerebrolesione è conseguenza principalmente di eventi cerebrovascolari; quindi verranno illustrati i risultati definitivi di uno studio epidemiologico tutto italiano che fornisce una stima, probabilmente anche in difetto, del problema in Italia e sulla capacità ricettiva delle strutture riabilitative ad alta specializzazione attualmente esistenti sul territorio nazionale.

Verrà trattato il tema della prognosi?

Sì, esso sarà al centro della successiva relazione su “Valutazione e fattori prognostici nello Stato Vegetativo e nel Minimally Conscious State”, che, partendo da una adeguata valutazione, e dunque da una corretta diagnosi, cercherà di focalizzare l’attenzione sulla prognosi che costituisce probabilmente l’atto medico più complesso. Saranno analizzati gli elementi prognostici più attendibili ottenuti sia dall’esame clinico, che dall’utilizzo di esami strumentali, dai più comuni ai più complessi, e di laboratorio che, nell’insieme possono essere predittivi del recupero o, viceversa, di una condizione disabilitante drammaticamente irreversibile.

Quali saranno i temi trattati successivamente?

Una terza relazione tratterà “Il destino delle persone in Stato Vegetativo e in Minimally Conscious State da grave cerebrolesione acquisita non traumatica: casistica personale”. dopo la definizione di Stato Vegetativo e di Minimally Conscious State e delle loro caratteristiche anche evolutive, questa relazione prenderà lo spunto dalla presentazione di un lavoro scientifico, effettuato su persone con grave cerebrolesione acquisita non traumatica, per illustrare le enormi difficoltà della gestione extraospedaliera di tali persone e la severa “disabilità” anche familiare che ne consegue. Verranno presi in considerazione i principali fattori che condizionano il destino sia dei pazienti che dei loro familiari e le possibili soluzioni a tali drammatiche situazioni.

Verrà affrontato il tema dell’assistenza disponibile per questi pazienti?

Questo argomento sarà al centro della relazione “Percorsi assistenziali e riabilitativi della persona con esiti di grave cerebrolesione acquisita: attualità e prospettive di integrazione fra ospedalizzazione, assistenza specializzata e assistenza domiciliare integrata”. Essa avrà il compito di fornire elementi che, a partire dalle multiformi combinazioni delle menomazioni che conseguono ad una Grave Cerebrolesione Acquisita, aiutino i convegnisti a individuare il più appropriato setting riabilitativo e, sulla base del modello bio-psico-sociale dell’ ICF, modellare il percorso assistenziale delle persone con menomazioni da GCLA, mettendo in evidenza i punti cruciali nella costruzione di una rete di servizi che assicuri continuità e coerenza della presa in carico in ogni fase e nell’evoluzione dello stato di salute.

Su quale tema verterà la Tavola Rotonda finale?

Sulla “Ideazione di un Centro di Transizione (CdT) per la lungodegenza riabilitativa e la formazione al rientro domiciliare di pazienti in stato vegetativo o di minima coscienza”, CdT che rappresenterebbe “l’anello mancante” tra la dimissione dai reparti ospedalieri di riabilitazione ad alta specializzazione e il ritorno a casa sia del paziente che dei familiari.

Seguirà dibattito conclusivo.

Relatori:

– Alessandro Agostinelli, Epidemiologo e Biostatistico dell’ Istituto di Igiene dell’Università Cattolica del Sacro Cuore, Roma

– Caterina Bruno, Vicedirettore Sanitario IRCCS San Raffaele Pisana, Roma

– Claudio Ciccarelli, Direttore Operativo San Raffaele Velletri, Roma  

– Massimo Fini, Direttore Scientifico IRCCS San Raffaele Pisana, Roma

 – Alfonso Giuliani, Architetto, consulente “Casa Dago”, Roma

– Matteo Ruggeri, Economista – Università Cattolica del Sacro Cuore, Roma

– Natale Santucci, Direttore Medico Gruppo San Raffaele S.p.A., Roma

 – Marco Sarà, Primario U.O. Riabilitazione ad Alta Intensità San Raffaele Cassino, Frosinone

– Damiano Tassone, Direttore Sanitario San Raffaele Velletri, Roma

– Valerio Stefano Tolli, Primario U.O. di Riabilitazione Neuromotoria 
San Raffaele Velletri, Roma

– Massimo Vallasciani, Direttore Medico-Scientifico Istituto di Riabilitazione S. Stefano, Potenza Picena (MC)

– Maria Elena Villa, Presidente di A.R.CO. 92-Onlus (Associazione per la Riabilitazione del Comatoso), Roma

– Teresa Villani, Architetto, Dottore di Ricerca in Riqualificazione e Recupero insediativo – Mauro Zampolini, Neurologo

– Dirigente Medico U.O. di Riabilitazione Intensiva Ospedale di Trevi