News > In Puglia arriva il Call Center Alzheimer
Il progetto “Call Center Alzheimer”, ideato dal Consorzio San Raffaele in collaborazione con la Regione Puglia e all’Ordine dei medici di Bari, si propone di fornire un servizio di larga informazione ai cittadini pugliesi sulla malattia di Alzheimer.
Il NUMERO VERDE 800.49 49 49 gestito dal Consorzio San Raffaele sarà attivo il martedì ed il giovedì dalle ore 15 alle ore 18 come call center informativo sulla demenza che porta il nome dello scienziato tedesco che per primo la descrisse nel lontano 1906. Sarà costantemente presidiato da un’èquipe di specialisti esperti della malattia che indirizzeranno gli utenti verso i servizi territoriali insistenti nelle diverse aree regionali, forniranno informazioni dettagliate sulla malattia e sostegno psicologico ai caregiver. Il “Call Center Alzheimer” del Consorzio San Raffaele si propone come modello innovativo di gestione delle relazioni con il cittadino senza alcun onere a carico di quest’ultimo. «La impossibilità della Regione Puglia», ha dichiarato l’Assessore alle Politiche della Salute della Regione Puglia, Tommaso Fiore, «di far fronte in modo esaustivo al bisogno di assistenza socio-sanitaria in questo campo deve spingere al massimo della innovazione possibile, aiutando le famiglie ad ottimizzare gli sforzi che già fanno, in qualche modo professionalizzandosi e ricorrendo alle strutture pubbliche e private per consiglio e sollievo». «La Regione», ha concluso, «dal canto suo, farà ogni sforzo per collocare nelle priorità l’assistenza socio – sanitaria alle fragilità tra cui queste terribile malattia». La malattia di Alzheimer ha ormai assunto proporzioni di rilevanza sociale, i dati forniti dall’Associazione Alzheimer Italia parlano di 35 milioni di malati nel mondo, oltre 500mila in Italia, circa 70mila solo in Puglia. Il Parlamento Europeo l’ha di recente dichiarata “priorità di salute pubblica”. Allo stato attuale non esistono approcci curativi risolutivi e la diagnosi, nella maggior parte dei casi, viene effettuata solo quando ormai la degenerazione delle cellule cerebrali è avanzata. La larga maggioranza della popolazione non è a conoscenza del fatto che è possibile, comunque, apporre un freno allo sviluppo della malattia attraverso diagnosi presintomatica con conseguente miglioramento della qualità di vita dei pazienti e sollievo dello sforzo assistenziale familiare. Campagna di comunicazione del Call Center Alzheimer