Prosegue il nostro giro nelle strutture. Questa puntata racconta la visita al San Raffaele Nomentana. Innanzitutto non fosse per l’insegna fuori sembrerebbe di entrare in una struttura alberghiera a gestione familiare, e in effetti in questa struttura la prima cosa che si nota è il clima familiare. Il direttore operativo Guido Poli ci descrive il San Raffaele Nomentana come “
una struttura che sicuramente non è di grandi dimensioni ma è in grado di fornire non solo un’assistenza altamente qualificata ma anche un’attenzione particolare all’aspetto relazionale, di fondamentale importanza nel cammino riabilitativo del paziente”. E questo lo notiamo subito: qui tutti si conoscono, pazienti, medici, terapisti, personale amministrativo. Sembra proprio di essere arrivati in una grande famiglia!
La visita già programmata è nata anche grazie all’intervento sul nostro Gruppo di Facebook di Marialuisa Caroletti, che gestisce il bar della struttura, punto di ricreazione e di ritrovo, e che ci ha informato di un gruppo di pazienti, tra cui “il poeta” Emidio, parkinsoniano che mette in versi in modo ironico e divertente la sua stessa malattia. Ecco l’attacco di Mr. Parkinson: “
la vita è bella, malgrado Mr. Parkinson che ha pure un bel nome altisonante ma a noi ci rende un cammino più inquietante” (
leggi la poesia).
Incontriamo dunque il gruppo di pazienti ed ex pazienti, che si sono ribattezzati “l’allegra brigata Brancaleone” e troviamo vari “personaggi”: Sergio ad esempio è l’organizzatore ufficiale di Feste, o meglio di momenti di socializzazione che sono un passaggio fondamentale per evitare che la malattia diventi un fattore di esclusione sociale di solitudine. Settimo, Ignazio, Sergio e altri pazienti sono tutti concordi: “in altre strutture eravamo considerati dei numeri, qui siamo delle persone” e la loro riconoscenza va subito ai terapisti che ogni giorno li aiutano a rimettersi in forma. E’ un coro unanime: “questi ragazzi sono delle persone davvero speciali…”.
A coordinare la squadra dei terapisti c’è Giovanna che sprizza passione per il suo lavoro, tutta l’allegra brigata è “innamorata” di lei per la capacità professionale e umana di gestire le loro difficoltà. Anche per Giovanna il San Raffaele Nomentana è un pezzo della sua famiglia: “il
lavoro svolto qui, per me continua a casa, le foto dei miei pazienti sono a casa mia, sono diventate delle persone familiari.” “
Tutti gli operatori della struttura, dal primo all’ultimo, consentono di creare questo clima così speciale” – dice Guido Poli che ci tiene a sottolineare l’importanza del gruppo, della squadra. E poi continua raccontandoci del terrazzo che, quando le condizioni metereologiche lo consentono, viene allestito per consentire la socializzazione all’aperto, per far giocare i pazienti a dama, a carte. O del servizio navetta per i pazienti del Day Hospital, per coloro che non hanno i mezzi o il modo di raggiungere la struttura.
La cura come concetto globale di benessere è ripreso anche dalla d.ssa Marinella Facchini, Primario dell’Unità Operativa di Riabilitazione Neuromotoria : “non ci occupiamo solo del recupero motorio e funzionale della persona ma diamo grande importanza anche all’aspetto psicologico e sociale, studiando per ogni singolo paziente un Programma Riabilitativo specifico ed un percorso di recupero personalizzato”.
Mentre siamo in visita passa un ex paziente a salutare i “suoi amici” è davvero incredibile come certi episodi facciano capire più di mille parole: qui gli ex pazienti ritornano perché si sentono a casa! Sembra dunque scontato che nei questionari di customer care si raggiunga una sorta di eccellenza nella soddisfazione del paziente, anche se Giorgio, un paziente parkinsoniano, ridendo dice: “glielo ho scritto che qui non ci trattano bene!!” e giù risata generale!
Progetti futuri? Intanto uno che ci tocca molto da vicino: abbiamo registrato la disponibilità del direttore Guido Poli a dedicare una postazione con un computer aperto sul sito Sanraffaele.it e su Facebook da posizionare nella sala bar, così da avere un canale aperto con tutte le altre comunità del San Raffaele. Siamo molto grati a Poli di questa idea! Speriamo in questo modo di riuscire a creare un luogo comune di scambio di notizie, buone pratiche, testimonianze di tutte le strutture del San Raffaele. A proposito, sappiate che per i Mondiali di Calcio il San Raffaele Nomentata è già organizzato, se qualcuno avesse voglia di stare in compagnia… è il benvenuto. .